“Non ho mai fatto politica, non sono mai andato ai comizi se non a quelli di Giorgio Almirante. Ogni tanto lo ascolto anche adesso, ma non è una scelta politica”. La frase, che in un primo momento alcuni media locali avevano sintetizzato in un più netto “Almirante è stato il mio unico politico di riferimento”, è di Carlo Trerotola, candidato unitario del centrosinistra in vista delle prossime elezioni regionali in Basilicata, e ha generato un vero e proprio caso nell’opinione pubblica che il prossimo 24 marzo dovrà recarsi alle urne.
Frutto di un compromesso interno alle tante anime del centrosinitra lucano, il nome di Trerotola era stato ufficializzato dopo il passo indietro di Marcello Pittella, il governatore dimissionario che aveva scelto di non ricandidarsi in seguito al coinvolgimento in un’inchiesta sulla sanità locale. Il suo profilo da “esponente della società civile” aveva fatto convergere sulla sua candidatura anche Liberi e Uguali, tanto che ad aprire la campagna elettorale, giovedì, sarà proprio Pierluigi Bersani.
La scelta di Trerotola, però, non aveva messo d’accordo proprio tutti e i detrattori più accaniti ne hanno evidenziato fin da subito una storia famigliare profondamente legata alla destra: suo padre Nicola era stato esponente di spicco del Msi potentino e amico personale di Giorgio Almirante, mentre il fratello Ercole aveva proseguito l’impegno politico del padre, candidandosi a sindaco del piccolo comune di Balvano con una lista di centrodestra.
Lo scivolone su Giorgio Almirante arriva a meno di venti giorni dalle consultazioni elettorali in cui dovrà vedersela con il pentastellato Antonio Mattia e con un centrodestra unito, che si presenterà con il candidato presidente Vito Bardi, ex generale della Guardia di Finanza. Ma Trerotola non ci sta a passare come il “candidato di destra nel centrosinistra” e su Facebook prova a far rientrare il caso.
“Come spesso capita al tempo dei socialnetwork e delle campagne elettorali, le parole possono essere fraintese ed utilizzate per scopi propagandistici dalle altre parti politiche” scrive il sessantaduenne farmacista del capoluogo lucano, “la lezione che ci arriva dai leader politici del passato è che ci si può battere per i propri ideali, da avversari, ma sempre con grande stile e rispetto ed è questa la politica che voglio praticare”.
FONTE: SIMONE FONTANA – REPUBBLICA.IT