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Calcio e inclusione: Trento campione della sesta edizione di rete!, presente anche San Severino Lucano

Sono di nuovo i ragazzi dello Sprar di Trento ad alzare il trofeo che vale il successo della sesta edizione di Rete nella finale disputata contro i coetanei di Mazzarino (Sicilia) e San Severino (Basilicata). 

 Una vittoria, la seconda consecutiva per i giovani trentini, maturata dopo un percorso partito nel mese di ottobre dello scorso anno assieme a tutti i 54 centri di accoglienza che hanno aderito al progetto di responsabilità sociale promosso dalla FIGC e dal Settore Giovanile e Scolastico, riservato ai minori stranieri accolti in Italia e finalizzato a favorire i processi di inclusione attraverso il calcio, in collaborazione con il Ministero dell’Interno, l’ANCI e Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SIPROIMI), e con il sostegno di Eni e Puma.

 Grazie a un format ormai collaudato e diffuso in modo capillare sul territorio, l’attività di Rete!, anche per il 2020 ha previsto sedute di allenamento settimanali sotto la guida dei tecnici regionali del Settore Giovanile e Scolastico, e le successive fasi di gioco, ripartite a settembre, dopo lo stop forzato delle attività disposto nel mese di marzo. 

 Osservando uno protocollo di sicurezza sanitaria, con specifici controlli prima di ogni gara, il progetto sviluppato dalla Federazione, nonostante le difficoltà oggettive del momento, ha ripreso il suo percorso, coinvolgendo complessivamente circa 400 ragazzi di dieci regioni italiane – Trentino Alto Adige, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Puglia, Molise, Basilicata, Calabria, Sardegna e Sicilia – in 6 concentramenti a carattere territoriale, 4 ulteriori tappe interregionali, e l’evento conclusivo disputato domenica 11 ottobre presso il Centro di Preparazione Olimpica del CONI dell’Acqua Acetosa di Roma. 

 Proprio in virtù di questa attenzione è stato possibile dare continuità a un progetto diventato un modello anche a livello internazionale, attraverso la partecipazione di 24 squadre e lo svolgimento di 33 gare disputate in massima sicurezza in appena un mese. Perché, tenendo ben presente la situazione attuale, nel rispetto della tutela della salute di tutti i soggetti coinvolti e con le corrette disposizioni da parte della FIGC, i ragazzi di Rete!, meritavano di continuare a vivere un’esperienza che, assieme ai operatori dei centri Sprar, attendono ogni anno con un entusiasmo sempre maggiore.

 Alla finale di Roma, le tre protagoniste sono arrivate dopo aver superato due turni di gare, nei quali hanno affrontato i coetanei delle altre regioni partecipanti. Trento, campione in carica, ha superato la tappa emiliana contro Pistoia e Bologna, San Severino, qualificato per la prima volta alla fase nazionale di Rete! ha avuto la meglio sui ragazzi di San Rufo (Campania) e Squillace (Calabria), mentre Mazzarino, presenza storica dell’intero progetto, si è aggiudicata le fasi che hanno impegnato le formazioni siciliane.

 A parlare poi è stato il campo, che ha visto i giovani trentini e siciliani trionfare nelle rispettive sfide contro San Severino e, al termine dell’ultima gara, che ha assunto i contorni di una vera e propria finalissima per il titolo, ha premiato i campioni uscenti ai calci di rigore.

 Si conclude con successo la sesta edizione di un progetto che nell’arco di 6 anni ha quasi triplicato il numero dei partecipanti, passando dai 237 ragazzi e 24 centri Siproimi del 2015, ai 570 giovani e 54 strutture d’accoglienza del 2020, con un trend in continua e costante crescita. 

 Numeri che attestano la validità di un’iniziativa in grado, quest’anno, di interessare più di un terzo dei centri Siproimi attivi in Italia e, nel suo complesso, di promuovere l’accesso a una pratica sportiva qualificata e favorire i processi di inclusione e tesseramento attraverso una forte sinergia con le società sportive del territorio.

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