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Canestrato di Moliterno Igp: “Ancora un episodio di disinformazione”

A proposito di un articolo sul prestigioso Canestrato di Moliterno IGP diffuso ieri su un quotidiano online di Basilicata e Puglia a cui era associata la foto di un formaggio similare, ma assolutamente estraneo al prodotto di riferimento, riceviamo e pubblichiamo le precisazioni che ci sono pervenute dal dr Petrocelli Angelo Presidente del Consorzio di Tutela del Formaggio Canestrato di Moliternio IGP.

“ Ieri su un quotidiano online della nostra Regione è stato pubblicato un articolo che celebrava il nostro Canestrato mettendone in risalto le peculiarità qualitative che ne hanno consentito, a suo tempo, il riconoscimento della denominazione protetta ed evidenziando che il comune di Moliterno, era stato per questo inserito nella mappa “Basilicata. Eccellenze Agroalimentari”

C’è da rilevare che il nostro prodotto, al pari di altri del settore caseario, sta registrando alcune difficoltà dovute all’emergenza sanitaria da Covid-19 ed alla conseguente sospensione per un lungo periodo delle attività di ristorazione, mercati , fiere, sagre etc.. che costituiscono il principale canale di commercializzazione del Canestrato, pertanto l’articolo in questione, malgrado alcune inesattezze, poteva rappresentare un’utile occasione  di promozione per una eccellenza regionale, qualora all’articolo medesimo non fosse stata associata la foto di un prodotto similare, che ha finito di pubblicizzare un formaggio del tutto estraneo alla nostra Regione.

Al momento non ci è dato di conoscere se si è trattato o meno di un errore, riteniamo comunque grave l’episodio che conferma ancora una volta la disinformazione a danno del Canestrato IGP.

La denominazione “Moliterno”nella sua identità storica e territoriale e nel gergo comune, si associa inequivocabilmente al formaggio, per cui molti operatori del settore lo utilizzano per commercializzare formaggi similari, nemmeno prodotti nella nostra Regione.

Invece, le forme di Canestrato di Moliterno IGP originali, devono recare il marchio a fuoco, il logo del Consorzio di Tutela, il numero unico progressivo che, unitamente all’etichetta verde ed ai dati ivi riportati ne assicurano la tracciabilità e la sicurezza alimentare.

Ad ogni modo abbiamo verificato che la redazione del quotidiano in parola, su opportuna segnalazione, ha provveduto a rimuovere sia sull’articolo in questione che sul sito Web, la foto “incriminata” sostituendola con una del nostro Canestrato, ma non possiamo esimerci dalle considerazioni sul danno provocato e dalle riflessioni su una (ci auguriamo solo) superficialità da parte della redazione stessa, dalla quale ci attendiamo delucidazioni al riguardo.”

Si evidenzia comunque la bontà dell’iniziativa di marketing e dell’immediata correzione della foto che non rendeva merito all’unicità del prodotto tipico. Bene ha fatto il Presidente del Canestrato di sottolineare questi aspetti.

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