L’Istituto Italiano di Cultura di Parigi (direttore Antonio Calbi) in occasione de la “Fete de la musique” il 21 giugno prossimo ha promosso a Parigi (Giardino dell’Hôtel de Galliffet) un evento musicale – “Canto Minimo” – con Graziano Accinni (chitarra) e Giuseppe Forastiero (voce). Un evento dedicato alla religiosità popolare lucana. Con il suo “Canto minimo” il musicista Graziano Accinni (chitarrista per circa 25 anni di Mango), accompagnato dalla voce consona e molto espressiva di Giuseppe Forestiero, si lascia trasportare e ispirare da antichi canti in dialetto della tradizione devozionale lucana. Questo grande patrimonio – sottolinea l’operatore-promotore culturale Rocco Stella – è ancora quasi tutto da scoprire; negletto e trascurato negli ultimi anni di “meanstream musicale esterofilo”, è assurto a partire dai primi anni del 2000, ma forse ancora prima, a nuova vita grazie alla ricerca testuale dei testi e grazie alla valorizzazione delle antiche melodie musicali. Andando controcorrente Graziano, forse il primo in Basilicata – aggiunge Stella – è andato alla ricerca, nei vari e remoti angoli della regione, di antichi testi e di antiche melodie di canti devozionali lucani. “Canto minimo” e i suoi necessari adattamenti pop e i suoi arrangiamenti impeccabili non intaccano la bellezza e l’incanto delle antiche musiche e degli antichi versi in dialetto. Si coglie l’originalità di un patrimonio culturale unico e irripetibile che interpretava e che interpreta ancora un sentimento religioso semplice e schietto, senza mediazioni, un contatto personale col divino che consentiva a tante persone, spesso analfabete, talvolta tra tante difficoltà materiali, di recarsi a piedi, impiegando giorni, ai vari santuari della Lucania (in genere tra maggio e settembre), incuranti di ogni avversità e asperità. Nei canti devozionali proposti da Accinni – sottolinea Stella che insieme al musicista di Moliterno ha realizzato il “viaggio dell’uva e del vino”, l’album musicale e poetico di sei canzoni, incentrate sui molteplici temi e sulle diverse significazioni derivanti dall’ imponente tradizione dell’uva e del vino – il sentimento religioso è scrostato di ogni sovrastruttura, di ogni liturgia, di ogni difficoltà interpretativa; assurge semplicemente nella sua purezza primordiale e quasi ingenuità creaturale.
Per Graziano Accinni presentare “Canto minimo” a Parigi è un prestigioso riconoscimento internazionale al suo lungo ed appassionato lavoro di ricerca e recupero delle canzoni della devozione popolare. Un lavoro che porta in giro in Italia.
Ogni 21 giugno, a Parigi i musicisti colgono l’occasione per tenere concerti gratuiti nelle strade, nei musei, nei bar e ristoranti, nelle chiese, nei parchi e nei giardini. Evento popolare e festoso, la Fête de la musique presenta un’ampia gamma di stili, dal rock al metal, dal varietà francese al reggae, dal jazz al blues e alla musica classica.