La chiusura di Total alla costituzione di un fondo specifico per lo sviluppo e la transizione energetica non è accettabile. Su questo mobiliteremo tutta la comunità regionale, a cominciare dai cittadini della Val d’Agri. Il futuro e lo sviluppo della Basilicata, a partire dalla sicurezza e dalla difesa dell’ambiente, non può essere trattata come è stato fatto fino adesso, in un rapporto alquanto discutibile tra sindaci e compagnie petrolifere. Le scelte in materia di petrolio sono scelte che riguardano il futuro dell’intera comunità della Val d’Agri e di tutta la regione in quanto pregiudicano il modello di sviluppo economico e sociale della Basilicata.
Per questo motivo il confronto non può rimanere chiuso all’interno dei tavoli istituzionali: basta a trattative sotterranee, il confronto sia partecipato e trasparente, aperto ai sindaci e al mondo delle associazioni, con l’obiettivo di tracciare le linee di un nuovo modello economico e sociale per le future generazioni, che non sia basato solo non sugli interessi attuali.
È il momento che la Basilicata investa nell’economia verde. Il governo regionale faccia la sua parte per avviare la transizione dalle attuali tecnologie estrattive impattanti verso forme più sostenibili di produzione.
Lo abbiamo detto più volte e lo ribadiamo con forza: lo scambio non potrà essere solo fondato sulle royalties ma sull’impegno a realizzare un piano di investimenti in termini infrastrutturali, a creare nuova occupazione in settori diversi dalla mera attività estrattiva per tracciare una chiara prospettiva di transizione energetica.
Il futuro della Basilicata non può prescindere da una transizione energetica finalizzata all’emancipazione dalle risorse fossili. Nei prossimi anni potremo disporre di ingenti risorse derivanti dalle royalties: 250 milioni l’anno, delle quali sin da ora bisogna decidere se saranno vincolate a un fondo specifico, destinato a misure di investimenti per lo sviluppo, per creare lavoro. I nuovi accordo con Eni e Total non possono assolutamente non tener conto di questo.
Angelo Summa
Segretario generale Cgil Basilicata