di Giulia Giarletta
Alessandro Cappiello nasce a Potenza il 22 maggio 1991. Fin dalla giovane età si interessa per la musica, approdando presto al deejaying. Seguiva spesso i party nella discoteca della sua città. Mentre i suoi amici si sbizzarrivano in pista, lui rimaneva immobile ed estasiato nel guardare i dj muoversi in console. Il pensiero era già traghettato al voler avere le sue mani su quel mixer. Avvicinandosi a questo ambiente, iniziò a suonare con un piccolo controller compatto, da autodidatta. Per perfezionarsi in questa tecnica, ha studiato attraverso corsi professionali, fin quando finalmente ha scalato quei 3-4 gradini che l’hanno portato a calpestare personalmente la console. Da li in poi –dice Alessandro- a suonare in svariati locali, Pub, Club e manifestazioni pubbliche/eventi. Il suo nome d’arte “Alexandre Azùké” racchiude le sue due grandi passioni : il Giappone e la lingua francese (Azùké significa “vita”).
Nel 2016 – Alessandro- inizia a studiare pianoforte e produrre musica, esordendo con il suo primo inedito “What We Were” in due versioni: “R&B” (Original Mix) e “House” (Remix). Il brano nasce in collaborazione della splendida voce di Daniela Stefanelli, in arte “Dana” la quale è riuscita ad estrapolare tutto il sentimento che il testo voleva intendere e mette in risalto una grande storia di amicizia. Il testo espone il dolore della rottura del rapporto e allo stesso tempo la volontà di reagire, la speranza ed il sapere che i soggetti siano felici. Il brano parla d’amore, non l’amore sentimentale, ma l’immenso legame fra due persone che godono di un’amicizia forte e vera; come cita anche l’inglese “I love you”, il quale ha due significati differenti: “ti amo” / “ti voglio bene”. Due persone che si sostengono l’un l’altra anche attraverso le distanze e le barriere interposte fra di loro.
Con quest’ultimo – Alessandro con il suo talento innato – partecipa nel febbraio 2017 al contest “Sanremo New Talent” nella categoria “Giovani”. Attraverso le audition viene selezionato dalla giuria, e, superando i vari step, raggiunge la finale di categoria.
Pochi mesi dopo, ritorna sul mercato musicale con un nuovo inedito italiano di genere “Reggaeton”, intitolato “Ti Perdo O No”, in collaborazione con l’armoniosa voce di Sabrina Albanese, in arte “Sabrina” e le mani fatate della pianista Debora Lopardo, in arte “Deb”. Nel dettaglio, racconta la storia di due ragazzi fidanzati che per colpa di lui hanno dovuto lasciarsi. Entrambi, però, soffrono. Soprattutto lei. Fin quando, per caso, si incontrano ad una festa, dove lei invitata e lui in console la nota e mettendo da parte l’orgoglio le si avvicina chiedendole scusa, ritornando così insieme. Il destino non li aveva fatti incontrare per poi farli separare.
Avendo riscosso un notevole successo con questo brano, viene invitato alla trasmissione Rai: “Buongiorno Regione”. Un gran bel traguardo.
A febbraio 2018 partecipa al “IV Concorso Letterario – Scuola Autori di Mogol” dove viene selezionato come uno degli autori più rappresentativi con il testo “What We Were”, tradotto in italiano e inserito nell’antologia della “Aletti Editore”, con l’introduzione del maestro Mogol, commercializzata in tutte le librerie fisiche e on-line.
Sempre nel 2018 si riconferma con il suo ultimo singolo “Dance”: “Inizio E Fine”. Il brano, cantato dalla talentuosa Francesca Laurita, mette in risalto una nuova situazione tutta da scoprire, la quale non si sa se sia l’inizio di un nuovo percorso, una nuova avventura, o la fine di un capitolo passato. Questa confusione mette in difficoltà il soggetto che però, ne esce incolume e più forte di prima.
Di tutti e tre i progetti, “Azùké” ne è compositore ed autore. I primi due brani sono stati prodotti nello studio di registrazione e scuola musicale “Art Park”. Il più recente, invece, prodotto nello studio musicale “Electric Town”. Spera di arrivare a tutti facendosi capire attraverso quello che scrive e compone, interpretandolo al meglio.
Nel marzo 2019 è vincitore di borsa di studio come “Autore”, nel prestigioso “Centro Europeo Toscolano di Mogol”, inerente al progetto “Residenze Musicali”.
Il suo talento nasce con la voglia di farsi conoscere, cercare di emergere in un mondo bellissimo che è quello musicale. Purtroppo, al Sud, in Basilicata, non vi è un punto di riferimento specifico per questo ambito. Solo grazie all’occhio attento, scrupoloso e all’esperienza dell’immenso maestro, pianista, cantautore, compositore e produttore “Gino Volpe”, si è scoperto Alessandro, umile e talentuoso, che riesce ad intrattenere ed animare il pubblico divinamente. Iniziando con il cimentarsi nell’arte del deejaying, è arrivato anche a produrre per affermare la sua impronta musicale.
Questo ragazzo cerca sempre di dare il meglio di sé in condizioni dove si pensa di non essere mai abbastanza e di non aver fatto mai abbastanza. Per il futuro, dopo la prima laurea in “Economia Aziendale” ha l’intenzione di terminare lo studio del pianoforte presso il Conservatorio e chiaramente produrre altri brani; continuare questo cammino di dj/pruducer. Ad oggi, è stato già scritto un altro testo del quale non si svela nulla. Tutto a suo tempo. Per il momento si vive il sogno.
Voglio lasciare ad Alessando con affetto, questa mia frase: “L’artista è nulla senza il talento, ma il talento è nulla senza il lavoro”. Complimenti sempre, bravo ed eccezionale.
Giulia Giarletta