In un contesto generale di riduzione della produzione dello 0,7% in volume e del valore aggiunto (ai prezzi base) di meno 1% e di diminuzione dell’1,4% della forza lavoro, l’annata agraria 2022 in Basilicata si è chiusa all’insegna della “resilienza” degli agricoltori. Per tracciare un bilancio delle risultanze dell’annata agraria la Cia-Agricoltori oggi a Potenza ha incontrato i giornalisti. Con i presidenti di Potenza e Matera Gianbattista Lorusso e Giuseppe Stasi, il coordinatore regionale Donato Distefano, i responsabili dei vari settori – Antonio Amato (vitivinicolo), Michele Bove (zootecnico), Paolo Colonna (olivicolo), Leonardo Moscaritolo (cerealicolo), Nicola Serio (ortofrutta), Nicola Di Nuzzo (apicoltura) – hanno illustrato la situazione dei vari comparti. Tre fattori hanno condizionato l’annata agraria: incrementi esponenziali dei costi di produzione (in alcuni casi oltre il 100%); l’inflazione e di conseguenza la contrazione nei consumi da parte delle famiglie; l’andamento climatico che ha inciso sul versante qualitativo e quantitativo delle produzioni.
Nello specifico, nel comparto ortofrutticolo (36mila ha di cui il 60% a colture frutticole e il 40% a quelle orticole) ottimi risultati hanno conseguito la pesca e le fragole che hanno mantenuto quotazioni pari a 2,40 euro/kg e rese per circa 400 quintali/ha. La campagna olivicola lucana 2022 è stata definita “critica” con arenali interni della Collina materana, del Metapontino e del basso Pollino che hanno subito decrementi di produzione “molto significativi” e in generale un aumento delle quotazioni dell’olio con una forbice tra i 5,30 euro/litro e i 6 euro/litro. L’olio prodotto è pari a 492 tonnellate. Il grano duro ha impegnato oltre 115mila ha con una produzione intorno ai 2milioni 800mila quitali pari ameno 400mila quintali rispetto al 2021; grano tenero 200mila quintali contro i 187mila dell’anno precedente; per l’orzo, l’avena e il mais nessuna variazione significativa.
La produzione vinicola è in lieve aumento con la conferma di 95mila ettolitri (87mila ettolitri 2021) e quotazioni dell’uva nel mercato del Vulture tra i 60-75 euro al quintale. Per il miele l’annata è stata altalenante con discrete produzioni nel primo periodo dell’anno mentre le aziende apistiche hanno subito l’incremento dei prezzi con qualità discrete e un aumento irrisorio di prezzo. I dirigenti della Cia hanno rinnovato la sollecitazione al Presidente Bardi a provvedere il più rapidamente possibile alla nomina del nuovo assessore alle Politiche Agricole dopo 4 mesi di assenza dalle dimissioni di Cupparo e di rilanciare il Tavolo Verde di concertazione per affrontare l’avvio del nuovo PSR che prevede una spesa in cinque anni di circa 450 milioni. Nn ci sono più alibi e giustificazioni – hanno detto – perchè ci sono emergenze da affrontare come i danni provocati dai continui dissesti edd allagamenti e dai cinghiali.
Tra i temi che saranno alla base di discussione, confronto e valutazione alla nona Conferenza Economia Cia (Agricolture al centro) la ridistribuzione del reddito, i costi di produzione e il valore aggiunto, la programmazione e la concentrazione dell’offerta, la qualità agricolo-territorio, sovranità alimentare. Le azioni da mettere in campo: una proposta di legge sulla sostenibilità del valore aggiunto lungo la filiera; una campagna di comunicazione per un Patto agricoltori-cittadini. Per i presidenti Cia Potenza e Matera Lorusso e Stasi e il coordinatore Distefano bisogna uscire dalla situazione di marginalizzazione dell’agricoltura rispetto alle sue potenzialità e la nuova organizzazione economica, sempre più competitiva e di larga scala, pone l’utente-cliente al centro delle modulazioni dell’offerta delle imprese.