“Le nuove risorse predisposte per favorire la meccanizzazione agricola sono un volano per la ripresa del settore. Servono, ora, certezze sui tempi e una necessaria semplificazione delle procedure”. Così Cia-Agricoltori Potenza-Matera sottolineando che il parco mezzi agricoli in Basilicata ha un’età media di 22 anni e che quest’anno sono state immatricolate 166 trattrici e 69 rimorchi con un incremento del 4%.
Per Cia le macchine agricole immatricolate in gran parte prima del ’96, spesso senza i più basilari sistemi di sicurezza (si registrano ancora troppi decessi l’anno soprattutto alla guida di trattori) ha, urgente bisogno di un ricambio del ‘parco macchine’. E’ un parco composto in gran parte da mezzi obsoleti; di qui la necessità di potenziare al più presto gli incentivi pubblici per spingere le aziende agricole a investire nel nuovo, evitando il canale dell’usato.
Per farlo, c’è bisogno di raggruppare le diverse misure in uno strumento unico con una visione di lungo periodo. A questo andrebbe abbinato un pacchetto di incentivi per il sostegno ai giovani agricoltori, all’agricoltura di precisione e all’acquisto di mezzi a trazione green, interventi cruciali per l’innovazione e la sostenibilità del comparto agricolo nazionale.
“In un periodo di crisi economica, proprio la meccanizzazione – afferma Cia Potenza-Matera – può fornire le risposte utili a superare le difficoltà date dal climate change. Serve, infatti, un potente supporto tecnologico, con macchine di nuova generazione capaci – insieme a sistemi digitalizzati sempre più performanti – di rendere più produttivi i terreni marginali e di dosare scientificamente gli input chimici e la risorsa idrica, riducendo al contempo i costi, con la gestione totalmente informatizzata dei fattori produttivi. Cia ribadisce, dunque, l’urgenza di tornare a pianificare la sostituzione dei mezzi meccanici obsoleti con una programmazione strutturata e una visione pluriennale, che possa essere accessibile al numero più ampio di agricoltori, con costi minori e una burocrazia semplificata.
“Quando si parla di autosufficienza alimentare, aumento della produzione, maggiore redditività per i produttori e sostenibilità ambientale – afferma il presidente nazionale Cristiano Fini- bisogna ricordare che questi obiettivi possono essere raggiunti solo tramite una meccanizzazione agricola innovativa e altamente tecnologica. Ormai è si tratta di un processo che deve essere irreversibile”.
“Per fare impresa ci vuole programmazione -ha concluso Fini-. Le nostre imprese devono poter sapere su quali aiuti possono contare nel lungo periodo, per poter così impostare le loro iniziative imprenditoriali sia dal punto di vista tecnico che da quello economico”.