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CinemadaMare ritorna in Basilicata. Dal 26 al 30 giugno invaderanno le vie di Sant’Angelo le Fratte.

Rieccoli i “Cidiemmini” approdare in Basilicata nuovamente, a Sant’Angelo le Fratte, arrivati stamattina presto dopo il viaggio notturno da Fiuggi. Atterrano in Basilicata per la loro prima tappa Lucana del XIX anno di attività. Aprono i lavori con una conferenza stampa alla presenza del Vice Sindaco, Vincenzo Ostuni, ricevono le consegne dei Ciack e, dopo aver gustato le tipicità culinarie locali dentro una tipica cantina Santangiolese, via per le strade del paese ad insinuarsi tra la gente ed a ricercare storie da raccontare in cortometraggi.

Siamo nella fase in cui bisogna riprendersi ciò che la pandemia ci ha costretto ad abbandonare; bisogna rilanciare ogni tipo di rapporto sociale e riportare lo standard di vita di questi piccoli paesi Lucani entro una soglia di accettabilità. Ed eccoli; eccola la carovana più importante di Filmmaker che esiste in Italia. Giovani che, ben attrezzati per il distanziamento e dotati di green pass, inizieranno la loro contaminazione con i Santangiolesi, ascoltando storie, montando racconti, elaborando vicende, romanzando momenti di vita, narrando modelli sociali che un dì saranno il pacchetto di storia. Saremo ciò che siamo così come siamo ciò che eravamo, e la narrazione cinematografica, fatta dai giovani più itineranti del mondo del cinema, sarà la esatta testimonianza.

Ma per intanto, per stare nel contesto attuale, invece, circa cento giovani provenienti da ogni parte del mondo animeranno Santangelo le Fratte, portando una botta di speranza che mai come in questo momento serve a sostenere la tenacia fiducia di quanti vivono stabilmente tra i monti della Basilicata.  Si animeranno i vicoli con slang stranieri, con occhio meno assuefatto verranno evidenziate peculiarità locali che sfuggono a chi li vive quotidianamente. Il Paese vivrà momenti di festa giornalieri per dare sostegno a tanti giovani che assomigliano ai nostri figli, riportandoceli alla mente, ed immaginandoli nel loro Erasmus Universitario, nei vicoli di Barcellona, piuttosto che di Belfast, o di Copenaghen, o Amsterdam, a vivere luoghi e momenti diversi per accrescere il loro bagaglio culturale ed accademico. Lo immagino, lo penso, ma ne sono certo, che i tanti Santangiolesi, saranno lì a sostenere i tanti Filmmaker nel mentre costruiscono le loro storie cinematografiche. Storie che verranno riversate in circuiti che faranno apprezzare i luoghi che un dì erano meno aspri di come solitamente il disincanto del Lucano stanziale li descrive. Un dì non era così e per conferma vi riporto l’incipit di un racconto del 1829 di W. Irving, viandante/geografo/scrittore/giornalista, che descrivendo la Spagna, nel suo Libro, “Racconti dell’Alhambra, fece una comparazione con il meridione d’Italia così: i luoghi che sto per descrivere, ossia le romantiche montagne dell’Andalusia, non sono come una tranquilla regione del Sud Italia voluttuosa e circondata da tutte le lussureggianti bellezze della natura; ma, al contrario, i luoghi sono aspri e malinconici e così proseguendo….. .

Ecco, dunque, per stare al contesto, i “cidiemmini” non solo raccolgono storie e le immortalano in cortometraggi, ma portano nel cuore l’innato senso dell’ospitalità di cui hanno goduto sostando nei nostri paesi, e trasportando per il mondo la bellezza che ancora la Basilicata potrà offrire a quanti vorranno percorrerla, anche per un breve periodo, da costa a costa, ma anche a quanti vorranno viverla come luogo sano ed incontaminato ove poter mettere radici per attività lavorative che la Pandemia ci ha fatto sperimentare con la forza della necessità. Buon lavoro ragazzi, che la settima arte vi porti nei luoghi che sognate.

Gianfranco Massaro – Agos

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