Nel Parco dell’Appennino Lucano sono iniziate le operazioni di montaggio dei Pig Brig, le grandi gabbie che dovrebbero essere utili alla cattura di interi branchi di cinghiali.
“Il Parco Nazionale Appennino Lucano – fa sapere il commissario straordinario, Antonio Tisci – ha acquistato 15 Pig Brig, otto delle quali saranno immediatamente posizionate all’interno della zona 2, ovvero in quei comuni limitrofi alla Regione Campania dove sono stati riscontrati casi di PSA (Peste Suina Africana)”.
Gli animali catturati nelle gabbie saranno destinati alla distruzione dopo le analisi per escludere la presenza della peste suina africana.
“Ad oggi l’eccessivo numero di cinghiali, oltre a creare pericoli per la diffusione della malattia, sta danneggiando seriamente l’agricoltura e anche la sicurezza dei trasporti – aggiunge Tisci -. E tra i compiti dell’Ente Parco c’è anche quello di controllare l’equilibrio tra le specie e tra queste a l’ambiente all’interno dell’ecosistema”.