Non esistono risposte semplici a temi complessi. Da oggi, parte la rubrica di approfondimento de la “Gazzetta della Val D’Agri” sulle competenze e le professionalità dei nostri giovani.
Se è vero come è vero che i giovani rappresentano l’ unica speranza di futuro per il nostro territorio, allora è giusto che siano loro stessi a proporsi e a discutere delle loro idee.
Abbiamo intrattenuto una bellissima chiacchierata con la dott.ssa Myriam Russo, laureata in Sociologia e Criminologia presso l’ Università “Gabriele D’ Annunzio”. Myriam ci ha parlato della sua tesi di laurea dal titolo “Complessità e società del rischio: l’ omicidio di Elisa Claps“.
La studentessa ventiduenne valdagrina Russo Myriam, dell’Università G.D’Annunzio di Chieti-Pescara, ha conseguito lo scorso 26 Novembre 2019, la laurea triennale in Sociologia e Criminologia, discutendo l’interessante tesi sulla complessità e società del rischio, trattando la vicenda dell’omicidio di Elisa Claps, conclusa con la condanna definitiva a 30 anni di reclusione di Danilo Restivo.
Nello specifico, la tesi tratta di una stimolante ricerca in campo sociologico e criminologico, con particolare attenzione su vari concetti fra cui la sociologia del rischio e dell’incertezza: due tematiche fondamentali che permettono di capire ed individuare le varie problematiche sociali a cui siamo continuamente esposti. La Dottoressa Russo ha incentrato il fulcro del proprio lavoro monografico sulla scomparsa e sull’omicidio di Elisa Claps, datato 12 settembre 1993, dando particolarmente rilievo alla scena del crimine, approntando valutazioni di natura investigativo-forense e soffermandosi ulteriormente sulle tracce biologiche ritrovate sul cadavere della sedicenne Elisa Claps sino ad analizzare l’aspetto giuridico dei vari processi e l’aspetto psicologico di Danilo Restivo. La neodottoressa ha realizzato questo progetto di tesi affinchè ci sia sostegno e riflessione per tutte quelle anime bianche che, come Elisa Claps, nel fiore della loro età hanno incontrato persone sbagliate che hanno condotto la loro vita in un tragico tunnel da cui non hanno fatto più ritorno.
Intervista di Andrea Mario Rossi
Montaggio e riprese di Francesco La Scaleia