Musica e musicisti della Basilicata

Con “Dinamo” Pippi Dimonte ci catapulta nel mondo del jazz-manouche

Chi ha già ascoltato i precedenti quattro album del contrabbassista Pippi Dimonte rimarrà ancora una volta sorpreso da questo nuovo lavoro che è completamente diverso da tutti gli altri. La ragione è molto semplice: il compositore lucano realizza i suoi progetti in riferimento al “periodo musicale” che attraversa.

Con Morning Session del 2014, al basso elettrico, Pippi è tutto proiettato su jazz, rock, funk e fusion. Con Hieronymus del 2016 si viaggia fra current jazz, funk e riferimenti classici. Nel 2018 con Trio Mezcal  si tuffa nel Mediterranean Jazz, contaminazioni di jazz nord-europeo con sonorità arabo-mediterranee,  percussioni  afro e aggressive chitarre elettriche contemporanee. Il quarto album Majara del 2020 è un mix di musica classica contemporanea, suoni provenienti da tutte le sponde del Mare Nostrum e jazz nord-europeo.

Negli ultimi anni Dimonte ha frequentato ambienti gipsy suonando con i più famosi musicisti manouche quali Stochelo Rosenberg, Tchavolo Schmitt, Jimmy Rosenberg, Lollo Meier, Adrien Moignard, Sebastien Giniaux, Antoine Boyer, Brady Winterstein, Adrien Marco, Tolga During ecc. quindi, seguendo questa logica, il nuovo album Dinamo non poteva contenere altro se non quello swing e quel gipsy jazz inventato cento anni fa dal leggendario Django Rehinardt.

Ma c’è di più. All’interno di questa cornice Pippi ha sfornato nove brani (tutte sue composizioni) generando un caleidoscopio di colori, di ritmi e stili diversi mostrando un eclettismo musicale in grado di attingere a generi e culture provenienti da tutte le latitudini.  Insomma un viaggio nel vasto panorama delle musiche gitane e tradizionali, un elogio all’artista nomade, un continuo richiamo alle atmosfere di feste e danze popolari. Musica acustica, diretta, con ritmiche trascinanti e melodie virtuose che lasciano grande spazio all’improvvisazione ed alla fantasia dei solisti.

Con Yorakàl, primo brano del Cd un 7/8 turkish, Pippi spinge la musica europea verso il vicino Oriente. Krusco Swing è un travolgente riferimento alla sua Lucania. Rosa Maria una dolcissima gipsy-bossa dedicata alla sua cara Nonna.  Arbereshe, danza balkan con una sua originale peculiarità: il contrabbasso, per l’intero brano, si affianca all’unisono a tutti gli altri strumenti  mantenendo nel contempo il ritmo insieme al pandejro. Donnafugata, titolo che ricorda il Principe del Gattopardo, una valse-musette per una promenade sentimentale a Parigi lungo i viali della Senna. Daniel Porque Chora? un brillante e scatenato ritmo sud americano, mentre Ribeira è una struggente e appassionata bossa con armoniosi e raffinati  fraseggi. Kroke un klezmer composto durante un soggiorno a Cracovia dopo aver visitato il Museo della Galicja nello storico quartiere ebraico di Kazimierz. Infine lo scatenatissimo swing-blues Caprarizza, una suggestiva contrada dell’Appennino lucano luogo ricorrente nei racconti del Nonno ai nipotini Pippi e Niccolò.

Con Pippi Dimonte al contrabbasso hanno collaborato alla realizzazione di “Dinamo” talentuosi e valenti musicisti dei quali potrete apprezzare, nei vari brani,  soli virtuosi di eccezionale fattura:  Roberto Beneventi all’accordion, Francesco Giacalone al clarinetto, Giangiacomo Rosso alla chitarra, Emiliano Alessandrini al pandejro nei brani 1, 4, 6 e Giulia Meci voce nel brano 8.L’album, disponibile sui principali Store, è stato registrato, missato e masterizzato da Antonio Castiello e Aldo De Sanctis presso lo studio   JambonaLab di Livorno. La grafica di copertina è di Mirko Della Monica.

Giuseppe ‘Pippi’ Dimonte è un musicista e compositore originario di Bernalda che vive a Bologna. Dotato di grande tecnica e versatilità suona con numerose formazioni jazz e col suo contrabbasso è sempre in giro per concerti sia in Italia che all’estero. Ha suonato in Cina, Turchia, Spagna, Francia, Olanda, Germania, Svizzera, Polonia, Romania ecc. Diplomato in Contrabbasso Classico (V.O.) ha studiato presso il Conservatorio “E.Duni” di Matera ed il Conservatorio “GB. Martini” di Bologna. A 17 anni è già compositore iscritto alla SIAE dove deposita i suoi primi lavori. Ha pubblicato cinque album con tutte composizioni proprie dove il basso elettrico o il contrabbasso sono i protagonisti indiscussi di tutte le tracce.

Nel 2010 è fra i vincitori del Concorso Basilicata Pop Basilicata Rock con residenza artistica al CET di Mogol. Nel 2012 viene chiamato a suonare nell’Orchestra Nazionale dei Conservatori diretta dal Maestro Franco Piersanti per uno spettacolo con il regista Nanni Moretti voce narrante. Nel 2015 con il suo Pippi Dimonte 5tet è terzo classificato al Festival Nazionale dei Conservatori di Frosinone. Nel 2016 con il brano Neukolln (dall’album Hieronymus) vince il Premio Best Composition al Sibiu Jazz Festival (Romania) e sempre nello stesso anno il Premio Best Instrumentist (Contrabbasso) al Festival Jazz in The Park di Cluj-Napoca (Ungheria). Nel 2017 il critico musicale americano Dave Sumner lo segnala fra i contrabbassisti più interessanti della scena jazzistica internazionale per la pubblicazione dell’album Hieronymus e sempre nello stesso anno, con il Trio Mezcal, tiene un mini-concerto sulla Torre dell’Orologio di Piazza Maggiore a Bologna su invito della piattaforma internazionale Balcony TV.  Nel 2018 con Quartetto OttoMani partecipa al World Music Asia Festival di Shanghai. Nel 2019 con il suo Trio Mezcal è tra i finalisti ai Talent Awards del Montreux Jazz Festival (Svizzera). Nel 2022 è fra i vincitori del Concorso AIR – Artisti in Residenza presso l’Istituto Italiano di Cultura a Cracovia (Polonia).  Basta digitare il suo nome su Google, YouTube, Facebook, Instagram ecc. o cercarlo sulla  HomePage www.pippidimonte.com per leggere articoli o visionare foto e video che lo vedono protagonista sia come leader sia come sideman.

Articoli correlati