Lavoro

Confcommercio a Governo, Regione e forze politiche: emergenza energia, occorre agire subito

Prosegue il pressing di Confcommercio ad ogni livello – nazionale e territoriale – sul tema “caldo” del caro energia per le imprese del terziario.

L’impennata dei costi energetici si abbatte sui bilanci delle imprese, mettendo a rischio la prosecuzione delle attività in tante aziende del terziario di mercato. Confcommercio chiede al Governo e a tutte le forze politiche impegnate nel confronto elettorale di agire subito per dare risposta ad una vera e propria emergenza: è quanto si legge in una nota di Confcommercio-Imprese per l’Italia.

Agire subito – prosegue la nota – rilanciando l’iniziativa in sede europea sul cosiddetto Energy Recovery Fund e puntando alla fissazione di un tetto al prezzo del gas ed alla revisione delle regole e dei meccanismi di formazione del prezzo dell’elettricità. Agire subito fin dalla conversione in legge del decreto ‘Aiuti bis’, potenziando e rendendo più inclusivi i crediti d’imposta fruibili anche da parte di non ‘energivori’ e non ‘gasivori’, scegliendo di destinare all’abbattimento degli oneri generali di sistema il gettito derivante dalle aste per l’assegnazione delle quote di emissione di CO2 e rafforzando le misure contro il caro carburanti per il settore dell’autotrasporto.

E’ poi evidente – continua la nota – l’urgenza di affrontare con determinazione, nella prossima legislatura, i nodi della riforma della fiscalità energetica e della riduzione strutturale del carico fiscale su trasporti e mobilità.

Nell’annunciare azioni ed iniziative sul territorio Confcommercio sottolinea che anche la Regione Basilicata deve intervenire perchè il “gas gratis ai lucani” non risolve certamente tutte le problematiche del caro-energia. Sono stati annunciati contributi per la realizzazione di impianti di energia alternativa ma i tempi si prevedono non certamente brevi e con l’autunno alle porte il rischio di chiusura per aziende piccole del terziario è più forte.

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