Società e Cultura

Confcommercio, parte campagna “Il negozio di vicinato è la tua famiglia: tienilo in vita”

In occasione dell’8 dicembre – che per tradizione segna l’inizio delle festività natalizie – parte la campagna  di Confcommercio “Il negozio di vicinato è la tua famiglia tienilo in vita”.  Quest’anno  è accompagnata dallo slogan “Sostieni le attività commercio, ristorazione, turismo, servizi”, per collegarla all’emergenza idrica che colpisce le attività dei vari comparti in particolare nei 29 comuni serviti dalla diga Camastra.
Con la campagna si sono voluti sintetizzare i principi alla base dell’iniziativa: quelli della sostenibilità e della solidarietà. Oltre a dare un messaggio di speranza e serenità per le festività natalizie.

“Forse mai come per queste imminenti  festività natalizie la nostra campagna  locale come quella decisa a livello nazionale sui più diffusi canali di comunicazione – sottolinea il presidente Confcommercio Potenza Angelo Lovallo – ha tanti significati e valori. Negli ultimi anni tanti italiani hanno riscoperto il piacere degli acquisti nei negozi di vicinato, per la selezione di qualità dei prodotti, per il valore del servizio, per il presidio del territorio svolto dalla bottega. E ancora di più in questa fase caratterizzata da difficoltà economica ne stanno apprezzando anche il loro valore sociale, di sostegno capillare soprattutto di chi -nelle grandi città e nei piccoli paesi- è oggi più fragile. Confcommercio-Imprese per l’Italia ha sempre creduto nel negozio vicino e oggi più che mai lo promuove per il presente di emergenza e per il futuro del Paese. La nostra iniziativa di rigenerazione urbana e rilancio dei centri storici – continua – si svolge intorno alla ripresa delle attività del terziario. Per questo abbiamo lanciato una campagna di comunicazione rivolta a tutti i cittadini, che li invita ad acquistare nei negozi del proprio comune, ora più di ieri. Perché ogni singolo acquisto, in questo momento, può fare la differenza per la sopravvivenza delle attività di vicinato. Perché sono presidi di sicurezza, legalità, di incontro ed ospitalità. Inoltre – riferisce Lovallo – nei 29 comuni serviti dalla diga Camastra le attività commerciali, di ristorazione e pubblici esercizi sono quelle più penalizzate al punto che hanno realizzato e continuano a realizzare fatturati in sensibile decremento. Continueremo a sollecitare la Regione e in primo luogo il Presidente e commissario per l’emergenza idrica Bardi a definire e condividere con le associazioni di categorie misure di ristoro che vengano incontro alle difficoltà di tutte le categorie del terziario. Intanto ci rivolgiamo ai cittadini-utenti perché rinuncino, almeno in questo periodo, agli acquisti on line attraverso piattaforme web di grandi gruppi internazionali e nazionali di vendita e privilegino l’esercizio di vicinato”.

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