Cronache

Confermata anche in appello la condanna dell’ex sindaco di Marsicovetere, Sergio Claudio Cantiani

L’ex primo cittadino di Marsicovetere, Sergio Claudio Cantani, è stato ritenuto, dalla sentenza di secondo grado, responsabile del reato di concussione in merito alla vicenda dell’appalto per il servizio di raccolta dei rifiuti, nel 2009, a Marsicovetere. La sentenza conferma la pena di tre anni inflitta in primo grado. Ha retto, dunque, l’impianto accusatorio secondo cui Cantiani avrebbe imposto l’assunzione del fratello della sua segretaria all’allora gestore del servizio, Roberto Spina, che, costituitosi parte civile nel procedimento, è stato assistito dalla sorella avvocato, Rossana Spina.

All’epoca dei fatti Cantiani era assessore comunale ai lavori pubblici, ma già proiettato al ruolo di primo cittadino. Ed infatti nel 2009 venne eletto sindaco.

Secondo la ricostruzione dei fatti, il titolare dell’impresa accolse, in un primo momento, la richiesta di far lavorare chi gli era stato segnalato, ma dopo un poco chiese un nuovo incontro con il sindaco per evidenziare che il nuovo assunto non si comportava bene sul posto di lavoro. Il chiarimento, alla presenza del diretto interessato, portò ad un nuovo periodo di prova durante il quale, però, i problemi si ripresentano. Da qui la decisione di Spina di licenziare l’uomo. Da quel momento, sempre secondo la ricostruzione dei fatti, si ruppero i rapporti tra Cantiani e Spina e nel giro di due mesi il Comune annulló il contratto di appalto. Un epilogo che l’accusa ha letto come una forma di rivalsa nei confronti dell’imprenditore. In questa vicenda, oltre all’ex sindaco, era coinvolto anche l’allora comandante dei vigili urbani, Giovanni Vita che è stato assolto ‘perché il fatto non sussiste’. Era accusato di aver omesso di denunciare i dipendenti dell’impresa che smaltiva i rifiuti per interruzione di pubblico servizio.