“Sottoscrivere accordi e protocolli può avere un senso solo se agli stessi viene data conseguenzialità: è giusto ricordarlo alla multinazionale francese Total che con l’investimento Tempa Rossa avrebbe dovuto generare nel territorio di riferimento dell’impianto, in particolare su Corleto Perticara, dei benefici economici, occupazionali e di sviluppo che ad oggi si faticano a riscontrare”. E’ quanto premette in una nota l’Amministrazione comunale di Corleto Perticara che aggiunge: “Si assiste da troppo tempo alla mortificazione di un territorio e di una comunità che ragionevolmente ha avuto un protagonismo assai marginale nei processi estrattivi, dovendo spesso subire decisioni calate dall’alto e figlie di un modus operandi che questa Amministrazione più volte ha criticato”. “Il Tavolo della trasparenza – prosegue la nota – convocato in Regione dall’assessore Cupparo lo scorso 12 novembre, al quale hanno partecipato Confindustria, le sigle sindacali, alcune aziende dell’indotto, Total e i sindaci dell’Area non ha avuto purtroppo gli esiti sperati. La problematica degli esuberi della società Lucania Servizi per il cambio di appalto non è stata affatto risolta mentre il tema della formazione espressamente prevista nel Protocollo Tempa Rossa a distanza di anni non è stata proprio avviata. Il Tavolo, dunque, ha posticipato qualsiasi iniziativa alla convocazione dell’Amministratore delegato di Total da parte della Giunta regionale alla presenza dei sindaci”. “Il protocollo Tempa Rossa per la trasparenza e la valorizzazione dell’occupazione e dello sviluppo firmato nel 2020 e il suo addendum sottoscritto il 21 aprile 2022 ad oggi non trovano applicazione alcuna e la multinazionale Total, con i suoi dirigenti sul territorio, è poco attenta a conciliare le esigenze dei vari portatori di interessi. Dulcis in fundo gli investimenti no oil – rimarca la nota – previsti dall’Accordo del 2019 tra Regione Basilicata e Total sono fermi, senza alcuna ricaduta occupazionale, salvo il Centro Droni a Stigliano che dopo tre anni pare a breve possa essere incanalato; ad ogni modo è stato fatto e si sta facendo poco e nulla per quanto concerne ad esempio la transizione ecologica e tutte le attività connesse alla categoria di investimento green. Esuberi nelle aziende dell’indotto e i licenziamenti diretti da parte di Total a discapito della sicurezza, poca trasparenza, scarsissime ricadute economiche dirette e indirette sul territorio: ad oggi, interpretando anche un sentimento diffuso, il giudizio dell’Amministrazione comunale sull’operato di Total è convintamente insufficiente nonostante la parte politica abbia provato a stimolare sempre un dialogo costruttivo con la suddetta multinazionale, partecipando negli ultimi anni a tutti gli incontri e manifestando le esigenze del comparto produttivo e agricolo del territorio. Purtroppo agli appunti non è seguita alcuna azione concreta. Alla luce di questo quadro desolante confidiamo nell’intervento del presidente della Giunta regionale Vito Bardi, invitandolo a Corleto Perticara per toccare con mano la situazione e – conclude la nota – discutere di quanto non sia stato fatto a quattro anni dalla messa in funzione del Centro Oli”.