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COVA Viggiano: sciopero dei lavoratori dell’indotto Eni (foto)

Quattro ore di mobilitazione, dalle 8 alle 12, davanti i cancelli del COVA di Viggiano per i lavoratori dell’indotto ENI. Sciopero proclamato dai sindacati di CGIL e UIL che ha toccato il 90% delle adesioni. Sciopero indetto dopo il NO di Confindustria alla richiesta di un contratto unico di sito:

La salvaguardia dei lavoratori per evitare abusi nei campi di appalto come tagli di stipendio o addirittura di posti di lavoro. Inoltre chiedono parità di trattamento con i colleghi dipendenti ENI soprattutto su sicurezza e sorveglianza sanitaria.

Il segretario generale della Cisl Basilicata, Enrico Gambardella, sulla vertenza in corso nell’indotto Eni, critica lo sciopero di oggi proclamato da Cgil e Uil così come  richiama alle proprie responsabilità la compagnia petrolifera e la Regione. “Una vertenza complessa che coinvolge lavoratori inquadrati con una molteplicità di contratti – spiega il numero uno della Cisl lucana – non può essere affrontata con soluzioni semplicistiche e affrettate, né si può pensare di iniziare una trattativa facendo la guerra degli aut aut. La Cisl propone un disarmo unilaterale e richiama tutti al senso di responsabilità. Abbiamo già detto nelle scorse settimane di non condividere la scelta dello sciopero e di lavorare per la riapertura di un canale di comunicazione. Il nostro obiettivo, però, è allargare la composizione e l’agenda del tavolo di confronto. Con l’imminente avvio del progetto Tempa Rossa – continua Gambardella – si modifica in maniera sostanziale lo scenario col quale anche le organizzazioni sindacali sono chiamate a misurarsi”.

Interviene sulla questione anche il Consigliere Regionale Lacorazza:“La mobilitazione di questa mattina dei lavoratori dell’indotto Eni dinanzi al Centro oli di Viggiano, messa in atto a seguito della mancata apertura del confronto da parte di Confindustria sulla piattaforma per la Contrattazione unica di sito presentata dalle organizzazioni sindacali e approvata dai lavoratori, conferma la necessità di un grande senso di responsabilità da parte di tutti di  e del ruolo di mediazione istituzionale da parte della Regione Basilicata”.

Ad affermarlo il consigliere regionale del gruppo Pd, Piero Lacorazza, che esprimendo vicinanza ai lavoratori che stanno manifestando dalle otto di questa mattina, invita a prestare la dovuta attenzione “su un tema delicato quale quello delle vicende petrolifere, su cui – sottolinea – abbiamo provato a dare significativi contributi sia in termini di protezione ambientale e sicurezza, che di riassegnazione di royalties ad un territorio che offre molto al Paese ed alla Regione”.

“Come già detto nei giorni scorsi – conclude il consigliere – credo non giovi a nessuno inasprire un conflitto e determinare tensioni. L’auspicio è che l’incontro di lunedì prossimo in Regione possa divenire l’occasione giusta per riprendere il dialogo e analizzare le richieste dei lavoratori”.

 

Le foto dello sciopero di questa mattina:

 

Foto di Gianfranco Grieco

 

 

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