I tempi sono cambiati e con essi anche l’esperienza sportiva. C’è un fattore immutabile, però, che riguarda soprattutto il calcio italiano, che ha trovato nel tempo e nello spazio nuovi modi di esprimersi. Si tratta del tifo per la propria squadra del cuore, che da sempre raccoglie intorno a sé generazioni e ceti sociali differenti, che si ritrovano insieme a sostenere gli stessi idoli.
Oggi seguire la partita sugli spalti dello stadio, insieme all’adrenalina che scaturisce dall’essere coinvolto nel tifo con altre migliaia di persone presenti nello stesso luogo, resta un punto fermo nell’esperienza sportiva del tifoso. Questa dimensione del “ritrovarsi insieme”, però, si arricchisce con quella che in termini moderni potremmo definire una nuova “connessione”.
I tifosi hanno l’opportunità cioè di condividere a distanza la loro fede calcistica, attraverso la dimensione virtuale, che assicura un’esperienza tutt’altro che statica. Esistono, infatti, comunità di fan virtuali amatissime dai tifosi sia sui social che sui canali di messaggistica istantanea. C’è poi il volto divertente del tifo virtuale, che si esprime soprattutto attraverso la condivisione virale dei meme.
Insomma, internet ha fortificato l’idea del tifoso che non sveste i suoi panni nemmeno a fine match. Rimane aggiornato su tutto quanto accade durante gli allenamenti e si esprime sulle decisioni societarie, talvolta influenzandole.
La dimensione virtuale ha inoltre rivoluzionato il modo di vivere il tifo, spingendolo oltre i confini della realtà. Non si tratta solo di fare pronostici sulle partite reali, ma anche di immergersi nel mondo delle scommesse virtuali: eventi simulati da algoritmi che riproducono in modo realistico competizioni sportive come calcio, corse di cavalli o tennis. Ogni evento viene generato in tempo reale, con risultati completamente casuali, offrendo un’esperienza di gioco innovativa e coinvolgente, disponibile a qualsiasi ora.
Al di là delle attività di marketing, che di certo hanno aiutato soprattutto le società calcistiche a trovare metodi sempre più stimolanti per avvicinare i tifosi, a fagocitare la loro passione c’è sempre l’esigenza di sentirsi parte di una comunità. E questa rimane una prerogativa ancora oggi valida sia dentro che fuori lo stadio.