Il Reddito di Cittadinanza sta funzionando, tant’è che secondo i dati dell’Agenzia nazionale delle politiche attive del lavoro (Anpal) al 30 settembre 2021 le persone che hanno beneficiato della misura sono oltre 1 milione 800mila, di cui 546mila hanno trovato un nuovo lavoro (il 30,2% del totale).
Risultati più che lusinghieri che smentiscono nettamente la propaganda strumentale posta in essere in questi mesi dal centrodestra contro i furbetti e fannulloni. Un recente studio della Caritas ha poi rilevato che durante la pandemia tale strumento ha consentito a numerose famiglie in condizioni economiche vulnerabili di sopravvivere.
La ‘teoria del divano’ tanto cara ad alcuni esponenti politici non ha mai trovato alcun riscontro nella realtà, anzi. A mio parere, sarebbe opportuno allargare la platea dei beneficiari, in quanto i poveri assoluti nel nostro Paese sono oltre cinque milioni (dati Istat). Ovviamente bisognerà aumentare i controlli riguardanti i parametri di accesso. Una riforma sarebbe, quindi, necessaria al fine di potenziare il sussidio e permettere ai beneficiari disoccupati di accedere al mondo del lavoro.
Secondo quanto dichiarato dall’Agenzia regionale per il lavoro e l’apprendimento (Arlab) si sta procedendo all’attivazione delle procedure di assunzione delle unità di personale da destinare ai Centri per l’impiego. Nel frattempo, sono stati prorogati fino al 30 aprile 2022 i contratti dei cd navigator in scadenza il 31 dicembre prossimo. Mi auguro che si possa procedere speditamente all’assunzione di nuove figure professionali al fine di offrire servizi di qualità ai beneficiari delle politiche attive del lavoro, così come richiesto dal Ministero del Lavoro.
I Centri per l’Impiego avranno un ruolo fondamentale anche in vista dell’attuazione del programma nazionale per la Garanzia occupabilità dei lavoratori (Gol). Non vi è altra via per una piena realizzazione di una vera politica attiva del lavoro in Basilicata.