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Desertificazione sanitaria: in Basilicata quadro preoccupante

Il problema vero è che il 54% dei camici bianchi ha più di 65 anni e il 30% tra 55 e 64. Questo, nei prossimi anni, determinerà una grave carenza nell’assistenza ai cittadini, specie quelli che vivono nelle aree interne e periferiche, dove già oggi si registrano notevoli difficoltà nel ricambio generazionale. Sebbene il tasso di copertura della popolazione sia ancora sopra la media italiana, con differenze tra i vari distretti.

I dati forniti nel corso dell’incontro tenutosi a Roma per la 18esima Giornata Europea dei Diritti del Malato, con il contributo di Cittadinanzattiva, Agenas e Università di Palermo, tratteggiano un quadro a tinte scure.
Tra le criticità segnalate, una per esempio riguarda le figure specialistiche. Tra le province con la più alta carenza di cardiologi ospedalieri, per fare un esempio, c’è quella di Potenza: ce n’è uno ogni 105mila residenti (il dato medio italiano è uno ogni 6.700).
Uno dei parametri tenuti in considerazione dalle indagini fatte è proprio l’accessibilità dei servizi e delle strutture che, in una regione come la nostra, è davvero complicata per distribuzione e orografia.
Dopo il Covid, rilevano gli esperti, è sempre più necessario riorganizzare il sistema sanitario pubblico, puntando soprattutto sulla medicina di prossimità e su quella digitale per avvicinarla ai reali bisogni di cittadini sempre più anziani e isolati

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