Su richiesta della Procura della Repubblica di Potenza, gli agenti della Squadra Mobile, della Sez. Reati contro la Pubblica Amministrazione del capoluogo lucano, nella mattinata di oggi, martedì 6 febbraio, durante un’operazione denominata “Tulipano nero“, hanno dato esecuzione in Basilicata alla misura cautelare degli arresti domiciliari, disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari nei confronti del 66enne Donato Lovallo, nato a Filiano, in provincia di Potenza, OSS (Operatore Socio Sanitario) in servizio presso l’Azienda Ospedaliera San Carlo di Potenza, ora indagato del reato di truffa aggravata cui agli artt. 61 n.9, 81e 640 c.p.
A seguito della denuncia presentata da alcuni dirigenti dell’Azienda Sanitaria Ospedaliera, è stata avviata un’indagine al fine di riscontrare il sistematico allontanamento dalla sede di lavoro del dipendente, già oggetto di altri simili procedimenti disciplinari.
Attraverso servizi di osservazione e pedinamento degli investigatori, è stato riscontrato che l’indagato, in pensione tra pochi mesi, quotidianamente, abbandonava il luogo di lavoro, pur continuando a figurare, ma solo apparentemente, in servizio, come riscontrato dall’acquisizione dei fogli di rilevazione presenze e andava a passaggio con la propria autovettura recandosi anche presso alcune attività commerciali a fare acquisti situati a diversi chilometri.
Al fine di eludere il controllo automatizzato dell’orario di lavoro e potersi allontanare indisturbato a proprio piacimento dal Laboratorio di Analisi dell’Ospedale San Carlo di Potenza, dove prestava servizio, il Lovallo, dopo aver timbrato il suo ingresso e fatto notare la presenza nel reparto, si spostava senza timbrare il relativo badge, risultando così già in servizio e durante le indagini è stato addirittura riscontrato che, in diverse occasioni, arbitrariamente non si presentava a lavoro, senza alcuna motivazione o giustificazione.
Rocco Becce robexdj@gmail.com