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Domenico Carlomagno lancia il suo brano “Cristallo Baccarat”. La nostra intervista

Solo la perfezione può permettersi di essere audace

E’ uno degli slogan del Cristallo Baccarat. Una storia, quella del cristallo baccarat, che nasce nel 1764 quando in Francia si ha l’esigenza di aprire una fabbrica di produzione del vetro e viene scelta la cittadina di Baccarat. Da lì in poi diventa un bene usato in tutta Europa e tuttora: ciò che è fatto con il cristallo baccarat viene considerato un bene di lusso.

Domenico Carlomagno musicista lucano di Sarconi lancia il suo ultimo singolo intitolato “Cristallo baccarat“.

 

L’autore valligiano con questo nuovo pezzo cambia sonorità: il pop acustico della traccia tira fuori un’anima indie, per una commistione davvero originale con quello che ci aveva abituato in passato, più introspettiva, anche se sempre nella scia di una melodicità attuale e consapevole della tradizione della musica leggera italiana contemporanea.

Questo cambio di musica sembra aver giovato al cantastorie sarconese, più a suo agio con queste nuove sonorità. A livello personale per me è un notevole passo in avanti, capace di trasmettere le emozioni giuste a chi ascolta il pezzo. Il singolo ha raggiunto in poche ore più di mille visualizzazioni sulla pagina youtube Italian Music Promotion – Musica Italiana e leggendo i commenti al video, Cristallo baccarat sta funzionando.

Abbiamo parlato dell’uscita del suo nuovo brano con Carlomagno:

Come definisce Domenico Carlomagno un cantastorie?

DC: Definirmi cantastorie mi fa stare più sereno, aggettivi o appellativo troppo impegnativi mi mettono in difficoltà.
Mi piace scrivere delle cose che vedo negli altri e in un secondo momento provo a sentirle mie. Mi lascio affascinare dagli sguardi delle persone che incontro e sono sempre pronto ad ascoltare la loro storia.

 

Il Cristallo baccarat della canzone cosa deve trasmettere al tuo pubblico?

DC:  Quella del cristallo non è altro che una metafora , in qualche modo ognuno di noi è “prezioso” e allo stesso tempo “fragile” , proprio come i cristalli.

 

A maggio hai pubblicato un tuo primo libro, deduco che il periodo del lockdown sia stato produttivo per te. Il mondo dello spettacolo purtroppo sta subendo colpi negativi dovuti all’emergenza sanitaria come la cancellazione di molti concerti. Un artista che vuole emergere può uscire da questa situazione rafforzato?

DC: Se dovessi dire che il lockdown per me è stato un problema sarei un bugiardo! Ho avuto modo di dedicarmi il tempo che non sono mai riuscito a trovare in questi anni.
Ho scritto molto, forse troppo, e la cosa non mi è affatto dispiaciuta. Come ho scritto nel libro, “programmerò una mia personale quarantena ogni anno”.
L’emergenza sanitaria purtroppo è un tasto che colpisce gravemente gli artisti, non essendo loro tutelati in nessun modo, ma detto in sincerità, a me non ha colpito più di tanto, sono lontano dal palco da un po’ di tempo per un ritiro mio personale ed artistico. Avevo bisogno di capire cosa volevo trasmettere a chi mi ascoltasse dal vivo.

 

Ho concluso la nostra chiacchierata con una battuta: se vuoi possiamo organizzare qualche festa nei prossimi sabato sera per recuperare il tempo perduto?

DC: Sabato sera? E perché non domani , dopodomani. Al sud ogni giorno della settimana è un po’ un sabato sera!
A volte il sabato sera diventa una vera e propria dipendenza.

 

Auguro a Domenico di essere sempre più audace, sempre più se stesso: prezioso con la sua musica ed elegante proprio come un cristallo baccarat.

Ecco a voi il video del suo ultimo singolo realizzato da CUBO Produzioni ed interamente girato in Basilicata:

 

 

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