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Elezioni Amministrative 2020, pubblicità elettorale su Gazzettadellavaldagri.it

La redazione de “La Gazzetta della Val D’Agri” mette a disposizione i suoi spazi web e social per i candidati che volessero mandare un proprio messaggio.

In vista delle elezioni amministrative del 20 e 21 settembre, la nostra testata giornalistica è in campo per promuovere il pluralismo e la dettagliata conoscenza di tutte le proposte politiche.

Decine di migliaia di accessi giornalieri, un “popolo” di followers sempre in crescita sui canali social (oramai oltre 30.000), possono assicurare un’adeguata copertura.


Caratteristiche della pubblicità elettorale

Banner pubblicitario

Il banner sarà di tipo “rotazionale” a scelta del committente. Resterà on line per tutta la durata della campagna elettorale fino alle ore 23:59 dell’ultimo giorno quando verranno rimossi in ottemperanza alle norme di legge che vietano di effettuare pubblicità elettorale nel giorno antecedente alle elezioni. Il banner, quando pubblicato, sarà preceduto e/o seguito dalla dicitura “messaggio politico – pubblicità elettorale a pagamento”.

Spazio autogestito

Si tratta di un testo o un video redatto dal committente. Esso dovrà essere fornito in formato elettronico ed accompagnato da una foto del committente e dell’eventuale logo del partito o lista di appartenenza. Il testo o il video, quando pubblicato, sarà preceduto e/o seguito dalla dicitura “messaggio politico – pubblicità elettorale a pagamento”. A pubblicazione avvenuta, il testo o il video sarà presente anche sulla pagina Facebook di Gazzettadellavaldagri.it. Inoltre, viste le caratteristiche della rete, tale testo o video una volta pubblicato potrà essere ripreso in automatico da aggregatori di notizie e/o pubblicato su altri siti.
Il committente si assume la responsabilità esclusiva (civile e penale) di quanto affermato e dichiarato nello spazio autogestito sollevando l’Editore e il Direttore Responsabile di Gazzettadellavaldagri.it da ogni eventuale responsabilità.

Resta comunque la facoltà discrezionale del Direttore Responsabile di non pubblicare un messaggio propagandistico

Tariffe

Le tariffe sono uguali per tutti i committenti, sono fisse e non negoziabili. Non sono previsti né sconti né riduzioni.

Per conoscere le tariffe e/o avere maggiori chiarimenti sulla pubblicità elettorale sulle nostre pagine inviare una mail a info@gazzettadellavaldagri.it .

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NORMATIVA

L’Autorità per le comunicazioni, titolare della vigilanza sulla par condicio elettorale, ha stabilito la parità di accesso ai mezzi di informazione relative alle campagne per le elezioni amministrative di settembre 2020.

La “Par condicio” è entrata in vigore da mercoledì 5 agosto 2020 (45 giorni antecedenti il giorno prima delle operazioni di voto).

Riassumiamo, in breve, quanto disposto dalla legge:

LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO

La normativa di riferimento in materia di par condicio è contenuta nella legge 22 febbraio 2000, n. 28. Essa disciplina i periodi di campagna elettorale che iniziano a seguito dello scioglimento delle assemblee e della convocazione dei comizi elettorali.

Il principio di fondo della cosiddetta par condicio nel settore della stampa si limita ad assicurare condizioni minime comuni a tutti i soggetti politici per l’accesso alla comunicazione politica e pubblicità elettorale (si chiamano messaggi politici elettorali). Nessuna disposizione particolare disciplina, invece, l’informazione che non ha vincoli diversi rispetto ai periodi ordinari.

Entro i 5 giorni successivi alla indizione dei comizi elettorali (giorno di inizio della campagna elettorale), gli editori di quotidiani e periodici devono rendere pubblica la propria eventuale disponibilità ad ospitare messaggi politici elettorali a mezzo di un comunicato (ATTENZIONE: senza questa comunicazione non possono essere pubblicati tali messaggi). In tema di diffusione dei messaggi politici e elettorali su quotidiani e periodici, la legge 28/2000, all’art. 7, comma 2, prevede che tale forma di comunicazione politica sia limitata, nel periodo elettorale, alla pubblicazione di:

annunci di dibattiti, tavole rotonde, conferenze e discorsi;

– presentazione dei programmi delle liste, dei gruppi di candidati o di singoli candidati;

– confronto fra più candidati.

Sono vietate altre forme di comunicazione politica.

A differenza di quanto accade nel settore radiotelevisivo, per l’editoria è prevista la possibilità di comunicazione politica da parte di singoli candidati.

I messaggi politici elettorali di comunicazione politica devono essere riconoscibili come tali e pubblicati in box chiaramente evidenziati e aventi caratteristiche uniformi per ciascuna testata. Devono anche recare la dicitura “messaggio elettorale” ed indicare il nome del committente del messaggio.

IL COMUNICATO PREVENTIVO

Devono essere consentite ai candidati ed alle liste condizioni di parità di accesso. Allo scopo è fatto obbligo agli editori di comunicare preventivamente sulle proprie testate edite la disponibilità ad ospitare messaggi di comunicazione politica elettorale (tale comunicato può essere ripetuto liberamente in qualsiasi modalità). Tale comunicazione deve avere adeguato rilievo grafico.

Senza il “comunicato preventivo” non si può ospitare comunicazione politica.

Ai fini della tempestività della comunicazione, i periodici (la cui uscita potrebbe non essere compatibile con i tempi previsti dal regolamento) possono pubblicare il comunicato su un quotidiano o su altro periodico, purché con indice di diffusione analogo. In caso contrario, ed ove la comunicazione fosse resa oltre i termini previsti, la diffusione dei messaggi elettorali potrà aver luogo solo a partire dal secondo giorno successivo al giorno di pubblicazione del comunicato preventivo.

I messaggi politici e elettorali possono essere pubblicati su quotidiani e periodici (nelle forme tassativamente previste) fino a tutto il penultimo giorno prima delle elezioni.

TARIFFE E SCONTI

Secondo quanto previsto dal Regolamento dell’Autorità, le tariffe per l’accesso agli spazi elettorali sono autonomamente determinate per ogni singola testata, purché sia assicurata (e comprovabile a richiesta) a tutti i soggetti (liste o candidati) parità di trattamento. Ciò vuol dire che la tariffa d’accesso agli spazi è del tutto libera, ma che essa, una volta determinata, deve essere uniformemente applicata, assicurando a tutti i soggetti parità di condizione.

IL TRATTAMENTO FISCALE

A tutti i messaggi politici elettorali pubblicati nei 90 giorni antecedenti la data delle elezioni si applica l’aliquota IVA del 4 per cento.

I SONDAGGI POLITICI ED ELETTORALI

La pubblicazione dei sondaggi sugli orientamenti politici e di voto degli elettori è del tutto vietata nei quindici giorni precedenti la data delle votazioni, anche laddove si tratti di sondaggi effettuati in periodi precedenti. In questo periodo è altresì vietata la pubblicazione o la diffusione di notizie, commenti o dichiarazioni su sondaggi effettuati, salvo che tali notizie, commenti o dichiarazioni si riferiscano a sondaggi diffusi prima dell’inizio del periodo vietato.

Al di fuori del periodo vietato è previsto che i sondaggi, integrali o parziali, siano diffusi accompagnati da una nota informativa pubblicata in un apposito riquadro, recante una serie di indicazioni obbligatorie: soggetto che ha realizzato il sondaggio, committente, acquirente, estensione territoriale – nazionale, regionale, comunale -, consistenza del campione, numero delle persone rispondenti e percentuale dei non rispondenti, data di effettuazione, indirizzo web dove è disponibile il documento completo relativo al sondaggio predisposto dall’istituto di ricerca che ha effettuato il sondaggio stesso.

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