Gruppo Cittadini Lucani: “La Basilicata peggio del Venezuela Manca soltanto l’arrivo dell’esercito”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
L’altro giorno una riflessione amara è stata prospettata in una riunione politica che guarda alle imminenti elezioni regionali.
È doveroso soffermarsi sulla mancanza di democrazia nei partiti di centrodestra in Basilicata e nelle scelte che si stanno affermando come quella sul candidato presidente.
Ad essere precisi si nota con tristezza e preoccupazione che i tre partiti di Centro Destra in Basilicata sono commissariati, vale a dire Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia nonostante alle porte vi sono importanti appuntamenti elettorali, su tutti le Elezioni Regionali. Un partito commissariato significa che non vi è democrazia all’interno, significa che le scelte sui programmi e sui candidati vengono prese da singole persone “nominate” e non elette democraticamente dalla base dello stesso partito.
Il caso Basilicata è emblematico in quanto non soltanto i tre partiti di Centro Destra in Basilicata sono sotto “stretto” commissariamento, ma i tre commissari non sono neanche Lucani, infatti per Forza Italia e Fratelli d’Italia i Commissari giungono da Roma, mentre per la Lega addirittura dal Piemonte (e, quindi emergono in noi strani pensieri che la storia vuole rendere di nuovo attuali).
A rendere poi davvero surreale la vicenda è la decisione di Forza Italia di voler puntare su un Generale in pensione, il quale anch’esso viene da fuori Basilicata, come candidato a Presidente della Regione Basilicata per il Centro Destra. Un nome non condiviso dalla base del Centro Destra ma imposto dai piani alti. Un nome non conosciuto dai Lucani, i quali dovrebbero votarlo non per risultati politici o istituzionali raggiunti, ma semplicemente perché è stato un Generale della Finanza!!! Ancora oggi, a pochi giorni dal voto, non conosciamo il suo pensiero e la sua visione sulla Basilicata.
Nella sostanza una candidatura esterna e senza preparazione politico-istituzionale appare davvero troppo anche per la nostra “mansueta” Basilicata.
A questo punto oltre a sentirci colonizzati, manca ormai soltanto l’arrivo dell’esercito in Basilicata, neanche fossimo la peggiore Regione del Sud in termini di sicurezza e legalità.
Tutto ciò ci porta a paragonare la Basilicata con il momento attuale che sta vivendo il Venezuela sotto il profilo della crisi di democrazia, anzi per certi aspetti la situazione sembra peggiore in Basilicata perché mentre in Venezuela attraverso i media vediamo un popolo in protesta, in Basilicata il tutto passa attraverso un assordante silenzio.
I Lucani si rendono conto di come viene trattata la nostra terra?
Dove sono i dirigenti regionali dei partiti? Perché non si fanno sentire? Perché non lamentano questa mancanza totale di democrazia?
Gruppo Cittadini Lucani