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Emergenza Covid-19 e comunicazione dati: alcune considerazioni del Sindaco di Armento Maria Felicia Bello

Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma del Sindaco di Armento Maria Felicia Bello.

Tema urgente della riflessione è il corretto funzionamento della Piattaforma Covid-19 Basilicata, in particolar modo l’attenzione è rivolta all’ esigenza di immediata disponibilità di dati certi ed attendibili per i sindaci.

Dal report giornaliero del 17 novembre 2020, relativo ai dati estratti alle ore 13.30 dalla piattaforma Covid 19 Basilicata in attesa di validazione con comunicato della Task Force, vengo a conoscenza di un caso di positività attribuito ad Armento. Faccio le opportune verifiche sulla piattaforma Covid che dovrebbe essere il mezzo dato ai Sindaci per potersi attivare e mettersi in contatto con la persona positiva, ma la piattaforma è aggiornata al 6 novembre. Inizio il giro delle chiamate e alla fine, grazie alla grandissima disponibilità del Dott. Dell’Aglio, che ringrazio personalmente, riesco a risalire al caso positivo, residente anagraficamente ad Armento ma domiciliato in altro comune.
Report giornaliero del 18 novembre, altro caso di positività attribuito al territorio di Armento.

Riaccedo alla piattaforma ma nessuna traccia neppure del caso accertato. Ricomincia il giro delle chiamate ma questa volta senza esito, finché, dall’apposito numero dedicato, mi dicono che potrebbe essere il medesimo caso riportato nuovamente.

Allora i quesiti che mi sono posta sono tanti:
se sulla piattaforma Covid, unico mezzo dei sindaci per poter risalire al caso positivo, non vengono riportati gli esiti in tempo reale, come fa un primo cittadino a mettersi in contatto con la persona interessata per accertarsi dello suo stato di salute e mettersi a disposizione per qualsiasi esigenza?

Se la persona interessata è domiciliata in un comune diverso da quello di residenza, è giusto che non compaia sulla piattaforma accessibile al sindaco del comune di residenza?
Se così fosse, perché quel caso viene attribuito al comune di residenza?
Come fa un Sindaco ad essere parte integrante della macchina degli aiuti se non gli vengono dati i mezzi e se non gli è dato neppure sapere chi ha bisogno di aiuto?
Ancora oggi l’ultimo dato riportato in piattaforma è datato 6 novembre.
Tante altre sono le domande che in questi giorni mi sono posta ma non ho trovato nessuna risposta, solo una consapevolezza…

C’è qualcosa che non va, è un sistema che non funziona se salta gli anelli della catena. Solo unendo le forze si può provare a vincerla questa “guerra”, ma se ognuno continua a viaggiare per sé, beh, allora abbiamo già perso tutti.
Le istituzioni devono viaggiare all’unisono, collaborando e confrontandosi, dai livelli più alti ai livelli più bassi.

I sindaci sono la forza di un sistema, i custodi dei propri territori e vanno messi in condizione di poter lavorare con facilità e tranquillità, invece si ritrovano soli e impotenti a rincorrere informazioni che sarebbero dovute!

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