L’Unità di Crisi Sanitaria Basilicata continua a nutrire la necessaria fiducia che arrivino gli agognati pagamenti delle prestazioni già erogate, che andrebbero a tamponare l’esposizione delle aziende in crisi da oltre due mesi e mezzo.
La notizia di un incontro avvenuto lo scorso venerdì tra l’assessore Francesco Fanelli e i Direttori generali delle Aziende sanitarie lucane, alla presenza degli uffici competenti, dovrebbe segnare un ulteriore passo per far sì che questi fondi siano effettivamente erogati per garantire la continuità assistenziale e quindi il lavoro e il funzionamento delle strutture. È incoraggiante poter ritornare a credere e sperare che la tutela della salute dei cittadini abbia un valore irrinunciabile e possa così continuare ad essere la missione ed il lavoro di tante strutture e di tanti operatori sanitari.
In un contesto così travagliato per tutti, fatto di rincari diffusi e di tante angoscianti negatività, i fabbisogni sanitari di cura continuano a crescere ingrossando a dismisura le liste di attesa, ciò impone un supplemento di corale responsabilità per assicurare che nessuno soccomba ma, anzi, che ognuno non faccia mancare la propria operosità nell’assistere la salute di chi ha bisogno.
Ricordiamo che giovedì scorso si era svolto un incontro in modalità telematica fra l’assessore alla Sanità lucana e l’Unità di Crisi. Durante la rapida riunione erano stati chiesti all’assessore rassicurazioni riguardo alla tempistica e agli step necessari per poter giungere subito ai pagamenti dovuti dalla Regione. Rassicurazioni che non sono mancate e durante l’incontro era emersa la necessità di dover giungere rapidamente allo sblocco delle risorse economiche attraverso la recente legge regionale, fortemente voluta dall’assessore e approvata all’unanimità dal Consiglio regionale lo scorso 29 settembre, che autorizza le AASSLL a utilizzare i fondi e a procedere ai pagamenti nei confronti delle strutture.
A questo incontro, è susseguito poi quello di venerdì presso la Direzione Generale per la Salute e Politiche della Persona della Regione Basilicata, tra Fanelli e i direttori D’Angola e Pulvirenti, proprio “per discutere delle procedure applicative relative al calcolo e alla remunerazione di tutte le prestazioni sanitarie afferenti alla sfera della sanità accreditata, erogate ed erogabili nell’anno di esercizio 2022”.
L’Unità di Crisi e le strutture aderenti hanno accolto le parole dell’assessore come una convalida del percorso intrapreso, infatti al termine della riunione con AsP e AsM ha dichiarato che riusciranno “in tempi auspicabilmente brevi, ad erogare le risorse aggiuntive da destinare alle strutture della sanità privata accreditata”. Le comunicazioni dell’assessore colgono in pieno le necessità del momento: la piena collaborazione delle strutture a fare la propria parte a beneficio dei cittadini e la risolutezza delle istituzioni per fare in modo che nessun ostacolo possa frapporsi alla risoluzione del problema.
Come già detto in altre circostanze, sono 16 le strutture investite dalla crisi dovuta ad una discussa delibera emanata ad inizio agosto. Si tratta di strutture sanitarie private accreditate con il Servizio Sanitario Nazionale, che operano in questo settore in maniera sana e proficua da anni con circa 350 posti di lavoro. Aziende come tante altre che pagano gli stipendi e hanno i propri costi di gestione. Il 16 di questo mese, come ogni mese, dovranno far fronte alle solite scadenze mensili, un’operazione che dovrebbe essere di ordinaria amministrazione ma che in un contesto come questo assume un peso e un carico molto rilevante e gravoso. La speranza è davvero consistente e adesso si riversa sulle AASSLL affinché siano incoraggiate a far presto, perché ogni giorno che passa è di vitale importanza.