Eni, nell’ambito delle attività di contrasto della diffusione del Coronavirus, ha avviato una serie di importanti iniziative a supporto delle strutture sanitarie locali dei territori in cui opera. Tali attività si aggiungono a quelle già comunicate lo scorso 13 marzo, raggiungendo un impegno complessivo pari a circa 35 milioni di euro.
In Val d’Agri e all’Ospedale di Potenza Eni ha consegnato il materiale sanitario ricevendo anche il ringraziamento del Presidente Bardi.
La società, fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, si è prontamente attivata per acquistare e importare, anche attraverso l’istituzione di un ponte aereo dedicato con la Cina, equipaggiamenti elettromedicali e dispositivi di protezione individuale (Dpi) da donare alle strutture competenti: tali approvvigionamenti, assegnati in seguito al confronto con le istituzioni sanitarie locali, comprendono circa 600 ventilatori polmonari, misuratori di saturazione sanguigna portatili, pompe siringa, monitor multiparametrci e letti per terapia intensiva, nonché ingenti quantità di mascherine chirurgiche e superiori .
In particolare, tra le iniziative poste in essere:
– Eni ha consegnato all’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo e all’Azienda Tutela della Salute di Bergamo ventilatori polmonari per la terapia sub intensiva;
– in Basilicata, la società ha consegnato ed ha in corso la fornitura di ventilatori polmonari, letti per la terapia intensiva e la rianimazione, unità mobili attrezzate con spirometro, saturimetro ed ecografo, e CPAP (maschere a pressione positiva per vie aeree);
– Eni ha poi fornito il proprio supporto alle AUSL di Ravenna ed Ancona, al 118 di Ravenna e alla Croce Rossa Italiana di Pesaro, Ancona ed Ortona, facendosi carico della fornitura di apparati medici quali respiratori, ventilatori polmonari e monitor defibrillatori. Le forniture sono in corso di progressiva assegnazione;
– in Sicilia, la compagnia ha realizzato il piano ingegneristico per l’allestimento di una unità di terapia intensiva al Presidio Ospedaliero Sant’Elia a Caltanissetta, a beneficio anche della comunità di Gela; è inoltre in corso l’approvvigionamento di una sterilizzatrice ospedaliera per l’ospedale di Gela. Per le Aziende sanitarie locali di Messina-Milazzo, la Raffineria di Milazzo (joint venture con Eni al 50%) supporta il progetto per l’allestimento di postazioni di terapia intensiva presso l’ospedale di Milazzo;
– in Puglia, la società ha in essere iniziative di supporto alle aziende sanitarie locali di Taranto e Brindisi attraverso la fornitura di equipaggiamento sanitario per il rafforzamento della capacità della terapia intensiva nelle strutture ospedaliere individuate dalla Regione. Prossimamente verranno consegnati ventilatori polmonari, ventilatori-respiratori e monitor multiparametrici. A Brindisi sono stati consegnati e sono in arrivo presidi a supporto dei reparti ospedalieri e terapie intensive della città;
– infine, Eni ha destinato importanti forniture di mascherine ad aziende sanitarie operative in Lombardia, nel Veneto, in Emilia Romagna, nelle Marche, in Basilicata, in Puglia, in Sicilia e in Sardegna.
Eni, a supporto di coloro che in prima linea stanno gestendo l’emergenza sanitaria nel Paese, sulla base delle numerose esperienze in progetti sanitari maturate a livello mondiale, aveva già messo in campo una serie significativa di interventi in campo medico e sociale.
Eni continuerà a monitorare l’evoluzione dell’emergenza e le conseguenti necessità che dovessero emergere a livello locale in ambito sanitario.