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Eni fa chiarezza sulle indagini per lo sversamento al Cova di Viggiano

Nei giorni scorsi, nell’ambito dell’indagine sullo sversamento da un serbatoio del Centro Oli Val d’Agri, il GIP di Potenza ha adottato provvedimenti giudiziari nei confronti di un dipendente Eni.

Come abbiamo già più volte detto, siamo serenamente convinti di poter dimostrare l’infondatezza delle accuse che vengono mosse all’azienda. E, come sempre, desideriamo fornire la massima collaborazione agli inquirenti, manifestando fiducia piena nell’operato della magistratura e sull’esito del processo che dovesse conseguire. Nello stesso tempo, senza voler interferire in alcun modo con il procedimento, ribadiamo che le analisi sull’olio recuperato dopo la scoperta di uno sversamento nel febbraio 2017, dicono con chiarezza che la perdita risale a non più di 6 mesi dal suo rinvenimento. Respingiamo l’ipotesi che siano stati interessati altri serbatoi e per un arco di tempo più lungo: l’evento del 2017 non ha nulla a che vedere con gli episodi degli anni precedenti, di cui si è parlato in questi giorni.

Lo sversamento di inizio 2017 è stato un incidente grave che non abbiamo affatto sottovalutato. Dal momento in cui è stato accertato, immediatamente Eni ha attuato tutte le misure per mettere in condizioni di sicurezza e salvaguardia ambientale l’intera area industriale interessata. Come attestano tutti i dati a disposizione, aria e acqua della Val d’Agri sono oggi salubri e incontaminate.

Noi rispettiamo il territorio che ci ospita da tanti anni e abbiamo agito in modo trasparente e aperto come testimoniano anche le recenti iniziative che sono state realizzate, tra le quali:

  • Cova Porte Aperte: il Centro Olio e alcuni siti sono stati resi accessibili a tutti in modo tale da mostrare e condividere la realtà viva e pulsante della nostra attività in Val d’Agri; l’iniziativa proseguirà anche nei prossimi mesi in occasione di “Energie Aperte”;
  • e ora con il progetto “Energy Touch”: 10 grandi schermi con i quali ogni cittadino può quotidianamente interagire, seguire in ogni sua fase il ciclo produttivo del Centro Olio, e verificare visivamente quanto è stato fatto dopo lo sversamento del 2017 per la messa in sicurezza dell’area e quanto si sta facendo per il suo pieno ripristino.

Tali iniziative sono parte di un dialogo continuo e costante con il territorio che Eni vuole sviluppare sempre di più. Per noi ambiente, sicurezza e sviluppo sono parte di un unico progetto, che vive attraverso il confronto, la comunicazione trasparente e la condivisione con ognuno di voi.

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