Petrolio in Val d'Agri e Valle del Sauro

Eni risponde all’associazione Mediterraneo No Triv sull’impianto Syndial

Eni precisa che l’impianto Syndial Blue Water è stato progettato esclusivamente con l’obiettivo di migliorare l’impatto ambientale del COVA, e quindi rendere ulteriormente più sostenibili le attività di Eni in Val d’Agri. Infatti il Centro Olio andrà a utilizzare le acque recuperate dal Blue Water in modo da diminuire drasticamente i prelievi di acqua, riducendoli dell’85%. Il Centro Olio della Val d’Agri diventerà quasi totalmente autonomo dal punto di vista idrico, di fatto azzerando il “footprint” ambientale rappresentato dal prelievo di acque dolci.

Il Blue Water opera in modo del tutto simile ai tradizionali impianti di depurazione delle acque reflue urbane e industriali, come ad esempio quelli dell’ASI, e utilizza gli stessi elementi chimici previsti e autorizzati dalla normativa per tale tipologia di attività. Gli unici rifiuti in uscita saranno costituiti da soluzioni saline e fanghi che sono il residuo tipico del processo di purificazione delle acque.

I residui saranno smaltiti presso idonei impianti esterni autorizzati, nessun residuo della depurazione verrà scaricato nelle acque superficiali e profonde.

Le acque risultanti dalla depurazione sono demineralizzate, cioè simili in tutto e per tutto alle acque “distillate” di uso domestico. Il Blue Water è progettato nel pieno rispetto della normativa vigente e utilizza le migliori tecnologie disponibili analogamente a impianti che vengono utilizzati in Italia e all’estero senza problemi.

 

I video degli interventi dell’associazione Mediterraneo No Triv sull’incontro che si è tenuto a Viggiano mercoledì 14 marzo:

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