L’Eni a due giorni della presentazione della Valutazione di impatto sanitario (Vis) a Viggiano e Grumento Nova. Stamani, la compagnia petrolifera ha chiamato a raccolta i giornalisti per parlare delle conclusioni parziali dello studio medico. “Nessun contro studio a disposizione. Siamo favorevoli alla Valutazione di impatto sanitario redatta dal Cnr di Pisa, a cui abbiamo tra l’altro collaborato, ma no a conclusioni affrettate che vanno interpretate da tutto il mondo scientifico”.
Lo ha detto la compagnia nel corso della conferenza stampa organizzata a Potenza in riferimento alle risultanze della Vis emerse sulla stampa prima della presentazione del rapporto completo che avverrà il 22 settembre a Viggiano: 200 pagine che l’Eni, nel corso dell’incontro con i giornalisti, conferma di non aver ancora letto e che conoscerà proprio venerdì. Quanto alla sintesi le contestazioni della società riguardano prima di tutto il metodo utilizzato dal professor Fabrizio Bianchi. Ma è proprio sulle risultanze, sul merito che l’Eni solleva perplessità a partire dal dato definito anomalo sui risultati sanitari differenti riscontrati nei due comuni vicini territorialmente. E poi il divario tra uomini e donne per le malattie del sistema circolatorio.
L’Eni è preoccupata “che vengano fraintesi i dati scientifici sulle condizioni ambientali e di salute” relative all’area del Centro olio di Viggiano: la compagnia petrolifera si è detta “serena sui dati in nostro possesso e su tutte le analisi pregresse , comprese le cartelle cliniche dei lavoratori del Centro che ci rassicurano e “siamo disponibili al confronto in tutte le sedi ma siamo contrari alla caccia all’untore”.