Primo Piano

Enzo D’andrea presenta il suo nuovo romanzo all’Unitre di Marsico Nuovo

Il nuovo giallo di Enzo D’AndreaL’uomo che vendeva palloncini” è stato presentato all’Unitre di Marsico Nuovo presso la Sala delle Conferenze del Comune.

Dopo i saluti del Presidente dell’Unitre Marsico Nuovo Pasquale Casaletto è intervenuto il prof. Vittorio Prinzi che con una serie di domande all’autore ha coinvolto il pubblico nel romanzo, parlando della sua biografia e trovando un nesso con il libro. Enzo d’Andrea, nato a Potenza nel 1972 e residente ad Avigliano è un uomo dai tanti interessi, tra i quali la musica e lo sport, ma privilegia in modo particolare i libri, una passione che coltiva giorno dopo giorno con grande intensità. Geologo di professione ha iniziato il suo cammino nel mondo della scrittura con una raccolta di poesie e una di racconti. Il suo primo romanzo esce nel 2013 dal titolo “Le formiche di piombo” ambientato nella Torino degli anni Settanta invasa dalla rivolta degli operai e tre anni dopo torna a raccontare al pubblico un’altra storia questa volta ambientata in un paesino della Basilicata degli anni Ottanta, il cui mistero si evince dal titolo chi è: “L’uomo che vendeva palloncini”? Un libro che parte da lontano in cui l’autore proprio durante il dibattito con il prof. Prinzi afferma che affonda nei suoi ricordi adolescenziali e nell’amore per la sua terra. Sullo sfondo una torrida estate di paese, dei ragazzini alle prese con un misterioso delitto e sogni premonitori che sembrano dovuti ad un ciondolo gelosamente custodito da Massimo, il protagonista principale. Un traffico illecito, la sagacia di un astuto maresciallo dei carabinieri e l’incoscienza di ragazzini assetati d’avventura, morti misteriose e malvagi da punire, un individuo dalla buffa parlata e coincidenze all’apparenza inspiegabili. Un romanzo fatto di suspance e di colpi di scena, d’ingenuità adolescenziale su cui si riversano grandi responsabilità, raccontato con bravura e ingegno da un giovane talento della letteratura italiana. In conclusione il Dr. Donnoli si è soffermato sulla cultura e sul giallo, considerato per molto tempo un tipo di letteratura “minore”che ormai è stato rivalutato dalla critica ufficiale e anche dal mondo accademico.

Elisa Casaletto

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *