Alla fine, la transizione energetica, il ripopolamento della Lucania e la grande propaganda politica del gas gratis ai lucani si è trasformata con il DL 111/22 nella transazione sulla bolletta con il classico piccolo aiuto alle famiglie che sarà ulteriormente limitato progressivamente nei consumi per raggiungere gli obiettivi di decalage “chi non dovesse conseguire gli obiettivi di ‘Decalage’ programmati, ovvero ridurre progressivamente i consumi, anche attraverso l’efficientamento energetico secondo i criteri specifici che saranno adottati con Regolamento dalla Giunta, perderebbe il diritto al contributo sulla spesa gas “
Come la card carburanti funzionerà se continueranno le estrazioni petrolifere e nel provvedimento mentre tutti parlano di compensazioni nessuno ha mai valutato economicamente l’impatto economico /ambientale che avranno le estrazioni petrolifere sul bene acqua, salute ed economie locali. I dati Istat, Svimez e Vis sono impietosi proprio nelle aree estrattive, mentre il valore della ns acqua è incalcolabile e l’unica cosa certa prodotta in Basilicata dopo le royalites piu basse del mondo sono le tonnellate al giorno di reflui e rifiuti tossici e radioattivi difficili da trattare e smaltire. Le misure del DL 111/22 sono già state sorpassate da altre regioni come il Lazio e la Puglia che sul caro bollette si sono già mosse pur non avendo alcuna compensazione petrolifera.
Il provvedimento da quanto emerso nella discussione del consiglio regionale del 13/08/2022 non sarà nemmeno di 10 anni. Il periodo riguarda quello estrattivo della concessione Val d’Agri che termina ad ottobre 2029 e noi siamo già nel prossimo inverno 22/23, quindi circa 6 anni, salvo altre interruzioni contrattuali. I cittadini che usufruiranno dello sconto avranno quindi l ‘obbligo del risparmio, che nulla a che fare con la transizione ecologica (è solo risparmio ), non si conosce come realmente sarà applicato il regolamento.
È quanto si apprende dalle parole del presidente Bardi nella seduta odierna del consiglio regionale e dagli stessi interventi dei consiglieri regionali
Ma quanto vale lo sconto gas?
Secondo i nostri calcoli il risparmio in bolletta potrebbe valere (su un consumo medio di circa 1100 mc di gas all’anno per nucleo famigliare diviso tutti gli oneri in bolletta e su un operatore preso a caso, non del mercato tutelato) di circa 50 eu (visti gli ultimi aumenti ) a famiglia al mese (qualche pieno in più rispetto alla card carburante).Salvo poi tetti al consumo e obiettivi di decalage in bolletta ( non è chiaro ancora come sarà attuata questa misura e come faranno ad erogarla in tempi stretti e prima dell’inverno).
Senza tener conto del razionamento UE già chiesto agli stati membri e di cui non si conoscono gli effettivi sviluppi su cosa accadrà nei prossimi inverni e di altre condizioni contrattuali previsti dagli accordi regione-compagnie petrolifere.
Le misure della regione Lazio sul caro bollette :
La regione Lazio ha già fatto di meglio senza compensazioni su estrazioni petrolifere, in modo immediato.
Per i redditi imponibili (senza calcolo Isee) fino ai 35/40.000 euro (redditi abbastanza alti) prevede un bonus energia da 300 Eu a componente nucleo famigliare detratti direttamente dalle tasse regionali in busta paga. La restante parte del bonus invece, prevede di agevolare un pubblico più vasto di cittadini con il blocco all’aumento delle tasse in bolletta.La misura prevede di coprire circa l ‘80% degli utenti.
La regione Basilicata metanizza mentre l’UE dice stop alle caldaie a gas dal 2029:
Nonostante la misura durerebbe poco (circa 6 anni) e lo stop ai bruciatori delle caldaie a gas della Ue entro il 2029, il governatore Bardi vuole spendere ulteriori milioni di euro per metanizzare altri comuni tramite la società energetica lucana. In pratica una nuova transizione energetica verso il fossile
Misure sulle rinnovabili già sorpassate dalla regione Puglia:
Infine, c’è un’ultima misura nel DL 111/22 che va invece verso le rinnovabili e prevede finanziamenti fino a 5.000 eu per autoproduzione da rinnovabili per chi non ha la rete metano, senza chiarire quanto è il fondo stanziato e quanti nuclei famigliari alla fine potranno aderirvi (sarebbero oltre 50.000 le famiglie senza rete metano)
Anche qui la regione Puglia ha fatto di meglio alzando il tetto del finanziamento fino a 8500 euro su base isee 20.000 eu per chi autoproduce dalle rinnovabili (quindi la maggior parte della popolazione) senza avere compensazioni sulle estrazioni petrolifere e innescando un ciclo virtuoso con l ‘energia prodotta in surplus che rifinanzierà la misura per altri cittadini.
Sarà transizione ecologica se usciremo dal fossile e salveremo la nostra acqua:
Sono mesi che una regione con il suo presidente e i suoi assessori fanno propaganda politica su una misura che ancora non hanno attuato e serve a poco parlare di transizione energetica e di ripopolamento se non si attuano politiche energetiche eque che chiudano definitivamente con il petrolio e tutelino ambiente e acqua, unici fattori dove far sviluppare le economie locali (le uniche che resistono in questo territorio da sempre).
Associazione No Scorie Trisaia