Per tante persone, la risposta alla mia domanda: Cosa spinge le persone a fare sport, che è anche titolo di un mio libro edito da Aracne Editrice, è il senso di benessere che deriva dalla pratica dello sport da soli o in compagnia, uno “stare bene” che motiva le persone a fare sport.
http://www.aracneeditrice.it/index.php/pubblicazione.html?item=9788825528275
Il libro riporta alcune interviste fatte ad atleti di diverse discipline sportive e indaga sulle motivazione che spingono le persone a fare sport. Non solo la performance, ma anche la voglia di mettersi in gioco, di mantenersi in forma, di rincorrere il benessere psicofisico, emotivo e relazionale. Una spinta motivazionale dettata da cuore, testa e corpo per provare a non mollare e per migliorarsi.
Di seguito alcune risposte.
Cosimo Guerra: “Fare sport per sentirsi meglio e pieni di vita. Camminare o correre, l’importante è stare bene“.
Davide Bassi: “Inconsapevolmente la mia vita è cresciuta attorno allo sport, come una pianta di vite attorno al suo palo. Sinceramente oggi non mi domando perché lo faccio ma mi domando se potrei farne a meno e la risposta è sempre la stessa: no!
Lo Cascio Dorotea: “La sensazione di benessere a 360 gradi! La magia che regalano le competizioni sane”.
Franco Piccioni: “Stare bene per prima cosa”.
Margherita Fraternali: “Il benessere”.
Patrizia Melchior: “Endorfine”.
Matilde Staffa: “Il senso di benessere che si prova dopo aver corso per almeno un’ora e la soddisfazione dopo due ore di palestra! Lo sport cura corpo mente e spirito. È una fonte inesauribile di felicità”.
Perché fare sport? Per sperimentarsi, per mettersi in gioco, per raccontare, incontrare, confrontarsi, per sperimentare freddo e caldo, per apprendere dalla scuola della vita; questo è lo sport che vogliamo, di tutti e per tutti, senza età e con ogni modalità.
Una delle motivazioni che spinge le persone a fare sport è la voglia di uscire dalla zona di confort per mettersi in gioco e sviluppare resilienza cercando di allenare il corpo e la mente e migliorare il tenore di vita.
Flavio Gioia: “Uno dei tanti motivi è la voglia di uscire dalla zona di comfort, per cercare di allenare il corpo e la mente e migliorare il tenore di vita. La costanza, la voglia di stressare il corpo per portarlo a ottenere una forma adeguata e il benessere psicofisico sono, secondo il mio modesto parere, tutte cause che invogliano a fare sport. Poi gli amici simpatici come Patrizio Di Antonio, Matteo Simone, Massimo Castellano e tanti altri sono l’altra causa che spinge i matti come noi a fare sport! Presto voglio tornare prima a camminare e poi a correre. C’ho nà voja che me se porta via!”.
Marco Soldati: “Spirito di sacrificio e alla fine tanta soddisfazione ”.
Rolando Marzorati: “Fondamentalmente il passare degli anni non han mutato la mia spinta a fare sport, sono cambiati i riscontri in termine di prestazioni ma la voglia di mettermi in gioco con traguardi calibrati all’età è la stessa di quando avevo 20 anni”.
Massimo Castellano: “Grazie al grande motivatore, triatleta e psicologo dello sport, dott. Matteo Simone che spinge a fare sport aggregando tutti noi atleti e alla lettura dei suoi libri che invogliano a praticare sport affrontando con resilienza qualsiasi fatica per arrivare al traguardo”.
Si impara sempre dall’esperienza, importante è mettersi in gioco, uscire dalla zona di comfort, si può scegliere di restare seduti dietro le quinte, comodi, ma solo mettendosi in gioco e facendo esperienza ci possono essere i presupposti per far meglio e conoscersi meglio, la prossima volta si potrà fare diversamente e meglio.
Praticando sport ci si accorge di poter fare qualcosa di importante, di raggiungere mete e obiettivi sfidanti, superare crisi e difficoltà.
Luca Parisi: “Le persone come te che danno valore alle persone che essi realizzino grandi oppure piccoli traguardi”.
Sandro Paduano: “La cosa più bella è sudare e raggiungere la meta che da calore alla vita e possiamo parlare fino all’infinito, amo lo sport”.
Tra le risposte più gettonata e frequenti vi è il senso di libertà, in effetti lo sport permette di evadere dalle incombenze e preoccupazioni quotidiane, prendendosi un tempo proprio da soli o con amici per dedicarsi a sé stessi curando corpo e mente.
Kawauchi, l’impiegato maratoneta 100 volte sotto le 2 ore e 20: ha vinto a Boston e rifiuta il professionismo (CORRIERE.IT): “…non corro per vincere premi in denaro o per trovare degli sponsor. Corro per soddisfare il mio interesse personale e per sfidare me stesso“.
Mimma Caramia: “Il senso di benessere e appagamento. La corsa mi dà quel senso di libertà, una sensazione di benessere che rimane incollata come una seconda pelle”.
Nunzio Improta: “Il senso di libertà”.
Giampiera Farre Chanel: “La sensazione di libertà che si ha durante l’attività”.
Veronica Bellenna Mattioli: “Liberare la mente stressata e ritagliare quel spazio solo per te! Ecco perché mi avventuro a correre nel bosco”.
Natascia Panzavolta: “L’ attività sportiva nasce e si esprime come senso di libertà, io vivo così il mio sport, mi sento libera…libera di esprimere ciò che sono!”.
Giada Paolillo: “La voglia di vivere”.
Jana Brafči: “Libertà, la vita migliore senza i pensieri inutili e benessere assoluto durante e dopo ☺❤”.
Chiara Lorenza Velocci: “Il senso di Libertà”.
Per tanti attraverso lo sport si conosce gente, si fa gruppo, ci si confronta, è un’occasione per ridere, sorridere, divertirsi.
Michele Ricucci: “Fare nuove amicizie? Una Vita meno sedentaria e poltronosa? L’azione che ci rende agili, liberi di camminare con le nostre gambe verso cose belle e costruttive?”.
Francesco Di Pierro: “Noia, stress, crisi di mezza età, abitudine, edonismo, voglia di conosce gente. Siamo tutti diversi, non credo ci sia un motivo comune”.
Mauro Ippoliti: “Vedere gente sorridente”.
Marco Maria Mongiardini: “Mi spinge il fatto di star bene, conoscere gente speciale, migliorare il proprio stile di vita e crescere a livello mentale”.
Per tanti lo sport diventa una medicina, una terapia naturale meglio di tanti altri farmaci a volte anche considerato meglio dello psicologo.
Chicca Falvo: “Tengo a bada il mio diabete tipo 1 e le complicanze”.
Michele D’Adamo: “È la medicina n.1”.
Domenico Manzella: “Le scarpe da running costano meno dello psicologo”.
Gianluca Achille: “La corsa è terapia (per me). Per dirla alla Ernesto Calindri: ‘contro il logorio della vita quotidiana’.
Lo sport aiuta a comprendere il significato dello sforzo e dell’impegno, aiuta a conoscersi sempre di più soprattutto nelle condizioni difficili dove si tratta di prendere decisioni e di andare avanti. Lo sport permette di comprendere l’unione del corpo, mente e cuore; l’importanza della passione, il credere nelle cose che si fanno, credere in se stessi.
Pierluigi Lops: “La pazzia. Lo sport è gioco e divertimento, ogni bambino o adulto ha dentro di sé la voglia di divertirsi e giocare fino a 80 anni. Lo sport, ma soprattutto la corsa, ti permette di scoprire ogni cellula del tuo corpo. La sensazione, mentre corri, è proprio quella di analizzare le sensazioni mentali e confrontarle con il tuo corpo con ogni movimento degli arti, con ogni contrazione muscolare e con ogni respiro”.
Bosco Giuseppe: “Ciao Matteo, non penso proprio sia la pazzia, io corro dal 1980, 40 anni di emozioni, sacrifici ma tante soddisfazioni, quando non corro mi sento uno schifo, la corse mi rigenera il corpo e la mente, mi rende di buono umore, anche se so bene che con l’età dovrò regolarmi negli allenamenti, ma finche’ avrò questa passione non mollerò, anzi non vedo l’ora che la situazione si sistema, per poter in rivedere tanti amici in gara, abbracciarli condividendo con loro quelle belle emozioni prima, durante e dopo la competizione. Auguri per il 2021 di corsa naturalmente”.