La siccità con la conseguente carenza idrica non colpisce solo il mondo agricolo e molte comunità locali ma anche il sistema della ricettività turistica. A segnalarlo è Marco Lavecchia, del direttivo Federalberghi-Potenza, sottolineando che “se gli alberghi, per la quasi totalità, sono dotati di impianti adeguati a far fronte ad interruzioni dell’erogazione dell’acqua, sono i B&B quelli colpiti direttamente”. I titolari di B&B, in particolare del Melandro-Marmo, riferiscono che sempre più spesso, prima di prenotare, i clienti chiedono se nelle camere ci sia regolare disponibilità idrica. “E’ davvero difficile – sottolinea Lavecchia – poter dare giustificazioni. Credo che basti questo a mettere in evidenza oltre al danno diretto quello d’immagine che il nostro territorio sta subendo”. Per Federalberghi – che da tempo sta studiando progetti di risparmio idrico ed energetico, due voci che influiscono pesantemente sui costi aziendali – i B&B sono un “pezzo importante” della ricettività turistica. In provincia di Potenza secondo la classificazione dell’Apt alla fine del 2023 sono attivi 227 B&B standard per 1342 posti letto e 39 comfort per 265 posti letto. Il movimento turistico lo scorso anno è stato tra arrivi e presenze di 46 mila utenti negli standard e 12 mila nei confort. “La situazione che comunque non è generalizzata – dice Lavecchia – merita la giusta attenzione perché ci sono comuni che senza B&B non sono in grado di dare accoglienza, soltanto con gli alberghi, ai flussi turistici estivi”. Per questo sarà chiesto a Governo e Regione di includere anche queste piccole imprese turistiche che risultano danneggiate tra i beneficiari di aiuti ed indennizzi. Ai Comuni che oggi risentono della riduzione dell’acqua ad uso domestico sarà chiesto di assumere iniziative anche a favore della piccola imprenditoria turistica e dei servizi.