“Si faccia dell’Apt il riferimento unico per continuare il rilancio promozionale-turistico di questa nostra splendida Basilicata. La discussione e l’approvazione avvenuta in seconda commissione del bilancio di previsione dell’Apt è stata l’occasione per ascoltare l’analisi di contesto e le strategie per lo sviluppo che dovrà mettere in campo l’Agenzia di sviluppo più importante di questa regione a vocazione turistica, da parte del nuovo direttore Antonio Nicoletti. Nel giorno della Festa dell’Europa, oggi 9 maggio, riflettere sul futuro di una regione che ha appena finito di ospitare la capitale europea della cultura è oltremodo doveroso”.
Lo sostiene il presidente della seconda commissione e capogruppo di Italia Viva Luca Braia che aggiunge: “Eliminare al comparto tutto, compreso l’extra-alberghiero, almeno per sei mensilità Tari, Tosap e Irap. Consentire l’utilizzo degli spazi pubblici gratuitamente per chi ha la possibilità di sfruttarli, al fine di compensare la distanza sociale. Istituire un fondo perduto o credito di imposta per sostenere le perdite ed effettuare gli investimenti necessari per la messa in sicurezza e il rispetto delle prescrizioni per tutti gli operatori. Per il turismo balneare, rinnovo delle concessioni al 2033 e azzeramento canoni per il 2020. Voucher ‘Destinazione Basilicata’ da spendere presso le agenzie turistiche di Basilicata e apertura gratuita per tutti i musei, pinacoteche, aree archeologiche e i luoghi di pubblica fruizione culturale. Promozione coordinata nazionale del ‘Brand Basilicata destinazione sicura’, e delle iniziative di eventi culturali possibili da organizzare rispettando le norme nuove. Queste le nostre proposte che, sul tema, suggeriamo di valutare immediatamente perché potrebbero dare nuovo slancio e respiro per rimettere in movimento il turismo locale”.
“Personalmente, anche se dai banchi dell’opposizione – continua – ho votato positivamente per atto di fiducia e perché ho condiviso, nonostante le scarse risorse rese ad oggi disponibili in questo momento storico di ripartenza, il merito della strategia esposta e il metodo di lavoro che il neo direttore ha voluto introdurre. Comprendono l’anticipare e attuare metodi partecipativi fondati sull’ascolto e sulla volontà di praticare il confronto con tutti i gli operatori del comparto, a partire dalla gestione di questa fase complessa di ripartenza post emergenza che ha praticamente azzerato le entrate e le prenotazioni esistenti, in un periodo decisivo che parte ormai da fine febbraio e che, proseguendo, avrà inevitabili ripercussioni per l’estate ormai prossima, con danni incredibili, economici e occupazionali, diretti ed indiretti”.
“Ritengo sia decisivo – dice – riaprire immediatamente, in sicurezza tutte le attività legate al settore turistico e puntare molto sulla naturale connessione con il mondo ‘naturale-rurale’ per il rilancio economico della nostra regione. Possiamo e dobbiamo giocare di anticipo, in questa fase, facendo valere le nostre peculiarità di territorio in cui è attuabile proprio il turismo locale e di prossimità, grazie alle caratteristiche geografiche e demografiche, facendo leva sui binomi identita-unicità, bellezza-qualità e sicurezza-salubrità ambientale, collante tra aspetti culturali ed enogastronomici. Gli ultimi cinque anni hanno rappresentato un periodo straordinario in cui abbiamo registrato risultati incrementali in Basilicata di presenze (2,7 milioni +5,01 per cento su 2018, +15,17 per cento dall’estero), arrivi (944mila, +5,83 per cento su 2018, +11,41 dall’estero) ma soprattutto riconoscibilità, attraverso un posizionamento del ‘Brand Basilicata’ finalmente entrata meritatamente tra le destinazioni top in Italia e nel mondo”.
“Questo grazie, solo per fare qualche esempio – prosegue – alle grandi iniziative intraprese dalla Regione, come l’accordo quinquennale Rai – scaduto nel 2019 e per ora non rinnovato – le numerose iniziative locali e nazionali legate alla promozione culturale ed eno-gastronomica e le attività legate a Matera Capitale Europea 2019, con ritorni enormi da parte delle grandi produzioni arrivate nella nostra terra, in collaborazione con la Lucana Film Commission.
Condivido molto le azioni che sono state immaginate: giudicheremo l’operato del governo regionale e del direttore stesso sulla loro messa in atto. Certo non è più rinviabile il rafforzamento dell’organico e, ancora più urgente, la definizione di un nuovo ‘Piano regionale del turismo’ ormai fermo al 2009. Sia realmente celere la definizione e il forte sostegno economico per l’Apt e per tutto il settore: occorre effettuare campagne di promozione e comunicazioni mirate per target di potenziali beneficiari. Chiediamo vi sia un coordinamento e la messa a sistema di tutte le risorse umane ed economiche esistenti, nei vari dipartimenti che a vario titolo possono attingere anche dai fondi europei, soprattutto in questa delicata fase post-emergenza Covid”.
“Decisivo, infine – aggiunge Braia – sostenere in ogni modo e salvare l’intera filiera dell’accoglienza e dell’animazione che, a sua volta, deve farsi trovare viva e pronta a ripartire attraverso la definizione di protocolli che definiscano le modalità di fruizione in sicurezza del patrimonio storico, culturale, balneare, ambientale e rurale della nostra terra. Rimane l’urgenza e l’esigenza prioritaria di finanziarla e di rilanciare l’attività di promozione della Basilicata. I dati e le aspettative del piano del nuovo direttore Nicoletti dovranno essere soddisfatti per non far andare la nostra straordinaria terra dai riflettori del mondo del 2019 direttamente nell’oblio: dall’emergenza si esce solo rilanciando al meglio l’immagine della regione in Italia e nel mondo”.
“Non essendoci più l’accordo Rai – conclude il presidente della seconda commissione Braia – che andrebbe rifatto e nemmeno la spinta di Matera 2019 che va comunque rifinanziata e non essendoci ad oggi una strategia di comunicazione neanche accennata, la relazione di Antonio Nicoletti e la redazione del bilancio impone di agire immediatamente per il ri-posizionamento prioritario sul tema del turismo. Le prossime misure che devono essere messe in campo misure vadano incontro alle aspettative di tutto il comparto compresa la parte forse più penalizzata ma importante che è quella dell’agricoltura e dell’agroalimentare, perno fondamentale di un turismo che mette il sistema Basilicata come esperienza da vivere a 360 gradi”.