E’ notizia di ieri che la Giunta Regionale della Basilicata, su proposta della vicepresidente ed assessore alle Politiche della Persona, Flavia Franconi ha approvato un progetto di sperimentazione gestionale fra l’Azienda sanitaria di Potenza (Asp) e l’Associazione nazionale tumori (Ant -Onlus) per la realizzazione, a Viggiano, di un Hospice con 7 posti letto, per la terapia del dolore nei confronti delle persone affette da patologie oncologiche in fase terminale.
La volontà espressa con la delibera di Giunta Regionale di Basilicata n. 1087 del 13/10/2017 con la quale si intende attivare la struttura sanitaria attraverso l’apertura a Viggiano (ex Clinica Nigro-Pellettieri) dopo tanti anni di rinvii danno il senso finalmente di una visione programmatica sia a livello regionale che a livello locale.
La notizia viene appresa con grandissima soddisfazione da tutti ed in particolare dal sindaco Amedeo Cicala e dall’amministrazione comunale di Viggiano, perchè l’immobile, ex Clinica Nigro Pellettieri, acquistato dalla Regione Basilicata nel lontano 1985, più volte oggetto di interventi di ristrutturazione, sempre con l’impiego di fondi regionali o europei, per oltre 30 anni è stato in abbandono, diventando uno dei simboli più evidenti dello spreco dei soldi pubblici in Basilicata. «Dal primo giorno dall’insediamento della nuova amministrazione grazie alla pervicacia del sindaco Cicala – fanno sapere dall’amministrazione – si è riusciti, non solo ad effettuare una serie di lavori di ristrutturazione e riattazione della struttura abbandona da decenni, ma nell’agosto 2015 si è chiuso un importante protocollo d’intesa con l’Asp e la Regione Basilicata per il suo utilizzo. Dopo questo importantissimo passo il progetto è stato più volte sollecitato alla Regione perchè si è creduto in un progetto di civiltà essenziale per Viggiano e per l’intera Val d’Agri.»
L’obiettivo è quello di fornire un servizio importante alle persone affette da patologie oncologiche e croniche inguaribili ed ai loro familiari. «L’apertura di questa struttura oltre ad offrire un servizio sanitario, – fanno sapere ancora dal comune – di riflesso può essere anche l’occasione per creare migliori condizioni economiche e occupazionali. Portare a casa questo risultato quindi è stata solo forza dell’attuale amministrazione perchè quando nel 2014 si è insediata, per negligenza delle precedenti amministrazioni si erano persi i posti letto che la regione aveva assegnato a Viggiano e quindi si è potuto ridiscutere l’hospice e la clinica.»
Giulia Giarletta