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Il 20 e 21 novembre a Matera la seconda edizione di Roots-in – Turismo delle Origini

Scaglione: "Verso Roots-in di Matera, alle buone intenzioni e alle buone pratiche"

Due giorni di incontri, anticipati da un press tour nei borghi della Basilicata, con la presenza di 94 sellers (un terzo dei quali lucani) e di 80 buyers provenienti da Nord America, Sud America e Australia, i luoghi in cui è concentrata l’emigrazione lucana. E poi 25 laboratori con la partecipazione di 50 fra i principali esperti di turismo per approfondire diverse tematiche relative allo sviluppo di questo settore, con una attenzione particolare al “Rapporto tra turismo delle radici e rigenerazione dei borghi”.

Sono alcuni dei numeri della seconda edizione di Roots-in, la Borsa Internazionale del Turismo delle Origini, che avrà luogo il 20 e 21 novembre a Matera negli spazi di Una Hotel, nel borgo Venusio. Le novità di questo evento, voluto dalla Regione Basilicata, organizzato da Apt Basilicata in collaborazione con Enit e il patrocinio del ministero degli Affari esteri, sono state illustrate in una conferenza stampa dal presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, dal direttore generale dell’Apt Basilicata Antonio Nicoletti, da Stefania Bruni, responsabile Marketing Apt, e Fabrizio Todisco, coordinatore ROOTS in LAB.

“Si tratta di un evento importante – ha detto il presidente della regione Basilicata Vito Bardi – frutto del lavoro che stiamo portando avanti per far sì che la nostra regione sia sempre più attrattiva e per farla conoscere a livello internazionale. A Matera, con il contributo dell’Enit, confluiranno molti operatori stranieri che visiteranno i borghi meno conosciuti della nostra regione. Il turismo delle origini punta proprio a far si che i figli di chi è andato via dal nostro territorio, possano avere voglia di ritornare, contribuendo anche a fare da freno allo spopolamento che è la grande piaga sociale del Mezzogiorno”.

“La felice intuizione della prima borsa del turismo – ha aggiunto Bardi – è un merito che non si può sottacere. Il successo della prima edizione ci ha indicato la strada di un evento che considero particolarmente importante per le opportunità che sta generando per lo sviluppo turistico e la crescita degli operatori del settore. Questa seconda edizione sul ‘Rapporto tra turismo delle radici e rigenerazione dei borghi’ è particolarmente importante perché arriva alla vigilia dell’Anno delle radici italiane nel mondo voluto per il 2024 dalla Direzione Generale per gli Italiani all’estero e le politiche migratorie, coordinato dal Maeci e finanziato dal Pnrr. Proprio nelle giornate di Matera ascolteremo quali iniziative saranno organizzare. La Basilicata intende farsi trovare pronta”.

“I buyers che vengono da tutto il mondo – ha detto il direttore generale dell’Apt Basilicata Antonio Nicoletti – avranno modo di conoscere i nostri paesaggi, di vivere le esperienze che la Basilicata offre ai viaggiatori delle radici. Si tratta quindi di un importante momento di promozione della nostra regione, così come è importante per il posizionamento della Basilicata turistica aver realizzato la seconda edizione di Roots-in, la principale occasione di confronto fra domanda e offerta di questo segmento di turismo. Abbiamo arricchito l’evento con una offerta formativa molto ampia, che va dalle nuove tecnologie agli aspetti più tradizionali del viaggio delle radici. Si parlerà di cucina, di intelligenza artificiale, di indagini genealogiche, ma il tema principale di questa edizione sarà il rapporto fra italiani all’estero e rigenerazione dei borghi, un tema cruciale nelle politiche che sta portando avanti la Regione Basilicata. Sarà anche l’occasione per fare sintesi delle opportunità e delle strategie che le Regioni stanno mettendo in campo”.

L’evento Roots-in in programma a Matera con il corollario del Tavolo Tecnico sul Turismo delle radici, deve andare oltre le buone intenzioni e segnare un passo in avanti ben definito e certo sulla strada delle opportunità da offrire alle nostre comunità di italiani e di lucani nel mondo ed alle realtà locali che dovrebbero ottenere riscontri positivi da flussi turistici di chi è alla ricerca della conoscenza delle proprie origini. Altrimenti, si trasforma tutto in una borsa del turismo che di fatto si sovrappone al protagonismo operativo di agenzie di viaggi e di chi, come Enit a livello nazionale ed Aziende di Promozione a livello locale e regionale svolge una onorevole funzione di conoscenza dei territori proposti come momenti da vivere e condividere.
Ci aspettiamo per questo che si passi finalmente dall’illustrazione di una programmazione ed una raccolta di buone pratiche che in effetti si stanno sviluppando nella proposta del Turismo delle origini e delle radici a quella della reale consistente attività di incentivazione di nuovi flussi turistici.
Ci aspettiamo un annuncio in questa direzione dal Governo regionale lucano in occasione dell’evento, per esempio, sul piano del sostegno ai progetti di viaggi di ritorno e conoscenza dei nostri Comuni, che garantisca un ristoro economico e che con le proposte turistiche offra serie opportunità di sconti mirati, di itinerari, di conoscenza del proprio albero genealogico, come del resto è stato demandato dal Ministero degli Affari Esteri al progetto lucano PAESI E RADICI e come ha già fatto lo stesso Ministro degli Affari Esteri, promuovendo direttamente con i Comuni italiani (in Basilicata sono 39 quelli che aderito alla proposta) azioni di sostegno ai progetti del Turismo di ritorno.
Il 2024 è alle porte, non si deludano le aspettative delle nostre comunità e si esalti il protagonismo dei Comuni che credono nella dimensione di nuovi cittadini lucani.
Luigi Scaglione – Presidente CIM Basilicata – Centro Studi Internazionali Lucani nel Mondo

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