Nella mattinata del 12 gennaio nella sede della Regione Basilicata Vincenzo Giuliano, garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza e Sigismondo Mangialardi, fondatore del Circolo velico lucano (società sportiva dilettantistica) di Policoro, hanno sottoscritto un protocollo di intesa finalizzato alla diffusione della cultura della legalità tra i giovani, sostenibilità ambientale, inclusione sociale dei meno fortunati, divulgazione dei diritti dei minori; tutto questo attraverso attività sportive/culturali e teoriche (vedi organizzazioni di convegni, meeting, ecc) che si svolgeranno nelle sedi concordate dai sottoscrittori.
Tale partnership rientra nella mission dei suddetti sottoscrittori del protocollo di intesa e, dunque, la sinergia è finalizzata allo sviluppo della prosocialità dei destinatari al fine di ottenere effetti positivi e benefici sugli stessi.
“Il Cvl dagli anni ’80 – afferma Mangialardi – ospita ragazzi provenienti da tutte le zone d’Italia; pertanto abbiamo maturato un’esperienza e una professionalità tale che il nostro piano dell’offerta formativa è accreditato anche a livello ministeriale (Ministero della pubblica amministrazione e ricerca) come struttura leader nella crescita educativa, culturale e ambientale degli oltre diecimila ragazzi che ogni anno sono ospiti del Cvl.
Questo protocollo d’intesa non fa altro che rafforzare i progetti istituzionali verso l’anello più debole della società, i giovani, soprattutto minori non accompagnati, quelli più fragili, recuperandoli in una crescita che sia sempre più in linea con i valori della Costituzione repubblicana”.
“Dobbiamo fare il possibile, ha dichiarato Giuliano, per supportare l’impegno delle associazioni affinché esse continuino il loro lavoro capillare sui nostri territori. Ed è questa la vera riforma da operare e da cui ripartire per costruire il futuro che sogniamo: dal risveglio della ragione, dal lavoro dell’intelligenza, dall’impegno della volontà”.
“Riappropriarci della chiara visione dei problemi da affrontare, continua Giuliano; radicare nella consapevolezza dei doveri individuali e collettivi le motivazioni ideali ed operative che ispirano le nostre attività; assumerci tutte intere le nostre responsabilità, rifuggendo da ogni scaricabarile usato per occultare le nostre inerzie; insistere con le Istituzioni pubbliche richiamandole al compimento dei loro doveri da compiere nei confronti dei minori, operando con la dovuta fermezza e chiarezza ma rifuggendo da qualsivoglia manipolazione”.