Si è tenuto per la prima volta in Italia – protagoniste Napoli e Salerno – l’attesissimo European Wave and Tidal Energy Conference (Ewtec), la rassegna avente a cuore un’innovazione che pensa al mare, quest’anno giunta alla sua tredicesima edizione. A quasi due settimane dalla conclusione, l’eco del successo è andato ben oltre ogni aspettativa: l’appuntamento ha puntato anche quest’anno al raggiungimento dei più alti sistemi d’avanguardia di respiro internazionale. Promotore della rassegna è il Conisma, Consorzio Nazionale Interuniversitario per le scienze del Mare, che si avvale del patrocinio dell’Università Vanvitelli, in collaborazione con Enel Green Power. L’Ewtec 2019 ha scommesso su due sistemi rivoluzionari nel settore della produzione di energie rinnovabili dal mare, ideati e realizzati in Italia. Dimemo, è questo il nome del primo apparato – nato tra l’altro proprio nato al Molo San Vincenzo di Napoli – e che interessa l’antica diga sopraflutto. La sua realizzazione ha comportato l’uso di vasche in grado di produrre energia, per mezzo del carico idraulico e grazie all’acqua di mare accumulata durante le mareggiate. Il modello si integra perfettamente con le altre fonti di energia, anche se – da quanto è emerso nel corso dell’Ewtec – non implica la totale autosufficienza del porto. Che non si allarmino gli ambientalisti: la struttura meccanica di Dimeno, infatti, non impatta in alcun modo con l’ambiente e gli animali marini, poiché presenta, all’interno, un meccanismo tale da non provocare rumori, risultando, perciò, silenzioso e non ‘invasivo’. Ne deriva la possibilità per l’energia pulita di destinarsi al porto stesso, anche se gli studiosi mirano ad un obiettivo differente, sempre in comunione ad altre fonti rinnovabili, ovvero la desalinizzazione di alcune zone isolate.
La città di Salerno è invece patria del secondo sistema italiano mostrato all’Ewtec: si chiama Rewec. Il progetto, ancora in fase di realizzazione, prevede il prolungamento per 200 metri della diga del porto salernitano e si prevedono già risultati straordinariamente positivi. All’Ewtec è stato rimarcato il grande ruolo italiano nello sfruttamento dell’energia ricavata da mare; in quanto Italia, infatti, possiede 8 mila chilometri di coste. D’altra parte, come ha ricordato il Responsabile innovazione e sostenibilità di Enel Green Power, Giovanni Tula, “Dove c’è il mare c’è dell’energia, che può essere molto più costante di altre forme di rinnovabili”.
di Michela Castelluccio