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Il Ministro Franceschini nello stand del Consiglio regionale alla Fiera del libro di Roma

Il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, accompagnato dal suo consigliere Giampaolo D’Andrea e dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Ministri Giuseppe Moles ha visitato questa mattina lo stand del Consiglio regionale della Basilicata alla Fiera nazionale della piccola e media editoria “Più libri più liberi”, in svolgimento nella Nuvola dell’Eur a Roma.

Prima dell’inizio delle presentazioni dei libri, organizzate dalla Struttura di coordinamento informazione, comunicazione ed eventi del Consiglio, Ministro e Sottosegretario si sono fermati con gli editori lucani apprezzando il “loro impegno e la importante occasione offerta dal Consiglio regionale della Basilicata che gli ha consentito di essere presenti in una importante iniziativa fieristica come il salone del libro”.

Il programma delle presentazioni dei libri è stato avviato dalla casa editrice Le Penseur con il volume ‘Augmented Heritage. Dall’oggetto esposto all’oggetto narrato’ di Donato Maniello. Ne ha discusso con l’autore Giovanni Viggiano, Direttore/Coordinatore Editoriale – Cofondatore.

“E’ un testo – è stato detto – che cerca di dare risposte ad una serie di domande sul rapporto tra beni culturali e nuove tecnologie. Nella prima parte affronta, in un percorso sistematico, analizzandone le reciproche influenze, i seguenti interrogativi: in quanti modi è possibile “aumentare” la realtà? La tecnologia è l’unico modo in cui è possibile raggiungere questo obiettivo? È possibile parlare di etica digitale applicata ai beni culturali?
Passa poi ad introdurre la Spatial Augmented Reality (SAR), affrontando – in modo teorico – i metodi ad oggi disponibili con cui è possibile far coincidere scena reale e modello digitale attraverso l’approccio video proiettivo. La seconda parte è dedicata all’approfondimento della SAR sul patrimonio artistico e culturale, analizzando la parte relativa al metodo e alla progettazione che ha ispirato le istallazioni, curate dallo stesso autore. Il volume è rivolto a tutti gli studiosi che desiderino avere un approfondimento sistematico, teorico e di indirizzo su tale disciplina, attraverso uno sguardo quanto più ampio possibile sui metodi culturali della progettazione multimediale”.

Donato Maniello, Architetto, Ph.D. in “Materiali e Strutture per l’Architettura” e Docente per il settore di Nuove Tecnologie per l’Arte. Fondatore dello Studio Glowarp specializzato nell’uso della SAR in ambito museale per la valorizzazione dei beni culturali è attivo nella formazione e nella ricerca scientifica nel campo dell’augmented heritage ed è coinvolto in diversi progetti e collaborazioni istituzionali.
La casa editrice Le Penseur, fondata nel 2006 da un team di giovani professionisti del settore grafico-editoriale è specializzata in pubblicazioni tecniche, scientifiche e professionali.
Ha inaugurato la propria produzione editoriale con libri di urbanistica e pianificazione territoriale ed ha rapidamente ampliato il proprio catalogo ad altre discipline quali la geologia, la pedologia, il fisco e la finanza, il design, la manualistica software, la storia, la musica e il diritto. Annovera nel suo catalogo varie collane editoriali con comitati scientifici internazionali.
Pubblica libri in italiano, inglese e spagnolo e grazie a tale scelta ha ottenuto apprezzabili risultati in termini di diffusione dei suoi testi in tutto il mondo (Cina, Giappone, Stati Uniti, Inghilterra, Germania, per citare solo alcuni dei mercati con maggiori riscontri in termini di vendite).
Pubblica inoltre due periodici, la “Gazzetta Notarile, trimestrale per il notariato d’Italia” e “Le Valutazioni Ambientali” rivista ufficiale dell’Associazione Analisti Ambientali.

“La possibilità di partecipare alla manifestazione “Più libri più liberi” presso lo stand del Consiglio della Regione Basilicata – ha detto Giovanni Viggiano, Direttore/Coordinatore Editoriale – Cofondatore -è una opportunità importante per la nostra casa editrice perché ci consente di dare ulteriore visibilità al nostro marchio, di incontrare nuovi lettori, nuovi potenziali autori e di confrontarci con colleghi e competitor. Inoltre è una occasione per presentare uno dei nostri ultimi testi che tratta di valorizzazione dei beni culturali proprio nella città più ricca di tale patrimonio”.

A seguire la presentazione de ‘La scelta difficile. Nicola Panevino, il giudice partigiano’ di Emilio Chiorazzo, edizione Edigrafema che ricostruisce i tratti salienti della biografia di una delle più belle figure della Resistenza Italiana. A parlarne con l’autore Maria Lovito, avvocato e scrittrice.

Nell’opera, che contiene anche un’intervista esclusiva alla figlia Gabriella, ricerche, scritti dal carcere, testimonianze ricostruiscono pensieri e azioni del magistrato morto a 34 anni in una rappresaglia tedesca, nel marzo 1945, poche settimane prima della Liberazione.
Nicola Panevino, magistrato, morì a 34 anni in una rappresaglia tedesca, nel marzo del 1945, poche settimane prima della Liberazione. Ricerche, scritti dal carcere, testimonianze dirette ne ricostruiscono la figura, i pensieri, le azioni. Nato in Lucania, vissuto a Napoli, la sua professione lo portò a Savona, dov’era giudice istruttore del tribunale. All’indomani della caduta del fascismo e dell’armistizio dell’8 settembre del 1943, con la nascita della Repubblica Sociale Italiana, aderì alla Resistenza. Non quella armata, sui monti, nelle brigate, ma in città, con un ruolo altrettanto importante, di supporto politico, pratico e logistico. Le sue radici cattoliche lo portarono ad avvicinarsi inizialmente a Giustizia e Libertà, poi al Partito d’Azione: divenne membro e in seguito capo del Comitato di Liberazione Nazionale in una Savona dove sospetti e delazioni si rincorrevano. Una di queste gli causò il carcere, mentre era diventato padre da pochi mesi. Dalla sua cella, sospinto da una fede incrollabile che gli permise di sopportare ogni forma di tortura, Nicola Panevino scrisse lettere toccanti alla moglie Elena e alla figlia Gabriella. L’ultima è del 21 marzo del 1945, due giorni prima che, insieme ad altri detenuti, fosse prelevato dal penitenziario per essere fucilato dai soldati tedeschi.
L’autore del libro, Emilio Chiorazzo, lucano di origini, vive in Toscana. Giornalista professionista, dal 1987 è stato redattore e poi responsabile delle redazioni di Empoli, Pontedera e Pisa del quotidiano Il Tirreno. È curatore di una trasmissione televisiva di approfondimento politico, cultura e attualità in onda su una emittente regionale. Dirige il web magazine StorieOggi.it.

“Un’opportunità, quella offerta dal Consiglio regionale in occasione della Fiera Più Libri Più Liberi – ha detto Antonella Santarcangelo, titolare della casa editrice Edigrafema – che si rinnova ogni anno offrendo alle realtà editoriali lucane un ulteriore momento di visibilità per le opere pubblicate e gli autori, al tempo stesso di confronto e condivisione in un ambito culturale di così ampio respiro. Edigrafema è ben lieta di essere presente, ancor più in questa edizione che segna la ripresa dopo un periodo faticoso e lento. L’auspicio è che proprio dai libri, dalle storie, dai volti che si incontreranno in questi spazi della Fiera si possano intravedere giorni migliori”.

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