Antonio Racioppi, neo presidente AGIA Basilicata, l’Associazione dei giovani imprenditori agricoli di Cia-Agricoltori Italiani, è stato eletto nell’esecutivo nazionale dell’Associazione al termine della VI Assemblea elettiva che ha riconfermato Stefano Francia presidente nazionale. L’agricoltura – è stato evidenziato nel dibattito – è, ancora una volta, chiamata a garantire la sicurezza degli approvvigionamenti e i suoi giovani a trainare quella transizione ecologica e digitale, già centrale e ora realmente determinanti per la sostenibilità del Paese e dell’Europa. Ѐ lungo questa traiettoria che l’Agia continuerà a muoversi adesso, affrontando con più determinazione, consapevolezza e competenza le progettualità di PNRR e Pac.
Tra gli altri temi affrontati la formazione dei giovani imprenditori agricoli e della rappresentanza di categoria; l’innovazione scientifica e tecnologica a servizio della sperimentazione nei campi; la digitalizzazione per il rilancio delle aree interne.
Del resto, per Agia-Cia sono queste le fondamenta per la costruzione di una reale transizione ecologica e digitale di cui la guerra non ha fatto che acuire l’urgenza, colpendo il reddito delle imprese con l’aumento dei prezzi e costi di produzione insostenibili. Una sfida che i giovani potranno cogliere se supportati soprattutto nell’accesso al credito e al capitale fondiario quali leve strategiche tra le più importanti per il ricambio generazionale in agricoltura come anche definito dal Piano strategico nazionale per la Pac 2023-2027.
Ecco perché dalla VI Assemblea di Agia-Cia parte anche la rinnovata collaborazione con Crédit Agricole per offrire ai giovani imprenditori agricoli associati finanziamenti finalizzati, sostenuti da garanzia ISMEA o FCG, per l’acquisto di porzioni di terreno, miglioramenti strutturali e ambientali.
“Dobbiamo guardare con lucidità allo scenario globale, economico e anche climatico, per individuare strade utili a garantire sicurezza alimentare, qualità e competitività -ha dichiarato il presidente Francia-. Occorre dare sostegno concreto ai 50 mila giovani imprenditori agricoli e zootecnici di cui gode il Paese e che rappresentano anche il 20% dei più interessati investitori in chiave sostenibile e innovativa. Agia-Cia continuerà per questo -ha concluso Francia- anche a spingere sul valore del sostegno alla cooperazione per il rinnovo generazionale, attraverso forme di affiancamento giovani-pensionati, oggi finalmente tra gli strumenti dello sviluppo rurale”.
“Guardare oggi alla modernità -è intervenuto il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani Dino Scanavino- vuol dire mettere al centro delle strategie per il futuro, innovazione scientifica, tecnologica e genetica e riconoscere ai giovani, anche dell’agricoltura, la guida di questa importantissima sfida. Non si può lavorare per la sostenibilità ambientale, economica e sociale -ha aggiunto- senza potenti iniezioni di innovazione. Questa è la via obbligata da percorrere se vogliamo davvero scegliere un approccio non arcaico per lo sviluppo e usare bene i 191 miliardi di euro del PNRR che guardano a green e digitale. Serve un’Europa che riconosca all’agricoltura centralità economica e un’Italia più rapida nelle decisioni. Spazio per i giovani capaci di trainare il cambiamento, aperti al mondo e promotori di partecipazione, condivisione e integrazione.