PoliticaPrimo Piano

Il No del Consiglio Regionale al ridimensionamento scolastico proposto dal Governo Nazionale


Il Consiglio regionale ha approvato oggi all’unanimità una risoluzione in materia di riorganizzazione scolastica.

Con il documento si impegna il Presidente e la Giunta regionale “a verificare se sussistono ancora i termini per l’impugnativa dei commi 557, 558, 560 e 561 dell’articolo 1 della legge 197/2022; a impegnarsi in sede di Conferenza unificata per l’applicazione, nelle regioni con scarsa densità demografica, con la quasi totalità dei comuni montani e svantaggiati e con calo demografico, di un coefficiente non superiore a 600 studenti per determinare il contingente dei Dirigenti scolastici e dei Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi e numero minimo di 400 studenti per la determinazione dell’autonomia scolastica in adesione a quanto deliberato dalle Province; a proporre al Ministero dell’Istruzione e del Merito la rimodulazione sostanziale del numero minimo degli studenti occorrenti per la formazione delle classi in territori montani-svantaggiati”. Con il documento si rileva che “la Basilicata ha una densità abitativa pari a 54,9 ab/kmq e che l’applicazione delle norme previste dalla legge 192/2022 penalizzerebbe oltremodo la nostra regione”.

L’Assemblea regionale era stata chiamata a discutere dai consiglieri della minoranza su una “Mozione relativa al ricorso alla Corte Costituzionale per questioni di legittimità costituzionale della legge 197/2022 concernente “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e Bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025”. Riorganizzazione rete scolastica. Art. 1 commi 557, 558, 560 e 561”. Mozione che, dopo il dibattito, è stata trasformata in risoluzione. Sono intervenuti nel dibattito, oltre al capogruppo del Pd, Cifarelli che ha illustrato la mozione, i consiglieri Sileo e Giorgetti (Gm), Zullino (Bo), Aliandro e Cariello (Lega), Braia e Polese (Iv-RE), Coviello e Quarto (FdI) e l’assessore alle Attività produttive, Lavoro, Formazione, Sport, Alessandro Galella.

In apertura di seduta il Presidente del Consiglio regionale, Carmine Cicala, ha invitato l’Aula ad osservare un minuto di silenzio per ricordare le vittime del naufragio di Cutro e i due militari dell’aeronautica che hanno perso la vita, oggi, durante un incidente aereo.

 

In merito si è già espresso il Presidente della Provincia di Potenza Christian Giordano: “Esprimo grande soddisfazione, anche a nome del Consiglio Provinciale, per l’approvazione della mozione da parte del Consiglio Regionale di Basilicata che, nella seduta del 7/03/23, ha accolto totalmente la proposta formulata dalla Provincia di Potenza con Deliberazione n.1 del 3 marzo 2023.

In sostanza, il Consiglio Regionale ha approvato, con le motivazioni che ci hanno spinto ad opporci al parametro di 900 studenti per Istituto scolastico dimensionato ritenuto non applicabile per la bassa densità abitativa, per i  territori completamente montani e svantaggiati,  le proposte della Provincia di Potenza.

Il Consiglio Provinciale, lo ricordo, aveva chiesto alla Regione:

a)                  di opporsi in tutte le sedi a quanto previsto dalla norma;

b)                 di impegnarsi in sede di Conferenza unificata per l’applicazione, nelle regioni con scarsa densità demografica, con la quasi totalità di comuni montani e svantaggiati e con calo demografico, del  coefficiente di 600 studenti per determinare il contigente dei DS e dei DSGA  e del numero minimo di 400 studenti per la determinazione dell’autonomia scolastica;

c)                  di proporre al MIM (Ministero dell’Istruzione e del Merito), anche per il tramite della Regione Basilicata, la rimodulazione sostanziale del numero minimo degli studenti occorrrenti per la formazione delle classi in territori montani/svantaggiati.

Auspico, infine:

– che la Regione proponga in sede di Conferenza unificata quanto deliberato dalle Province e dal Consiglio Regionale;

–                     che adotti Linee guida con i parametri determinati con i provvedimenti adottati e che si impegni a destinare adeguate risorse per l’organizzazione delle rete scolastica;

–                     che, di conseguenza, il Ministero dell’Istruzione e del Merito adotti i coefficienti ed i parametri proposti e per i quali vigileremo sulla corretta attuazione della proposta approvata”.

Articoli correlati