L’agriturismo costituisce un importante incremento di reddito per l’imprenditore agricolo. In effetti, attività importanti sono la ristorazione e la vendita di prodotti aziendali che, attraverso la valorizzazione di prodotti tipici o di prodotti biologici, consentono la creazione di valore aggiunto e l’incremento dell’occupazione.
I tantissimi agriturismi si sono sviluppati in Italia solo a partire dalla fine degli anni 60, a seguito della diminuzione degli agricoltori conseguente alle migrazioni di massa verso le città industriali.
Gli agriturismi che hanno saputo leggere le richieste degli ospiti ed hanno investito sulla qualità, sono riusciti ad ottenere risultati positivi. Per agriturismo si intende l’offerta di ospitalità: alloggio, ristorazione, degustazione ed altre importanti attività. Una migliore qualità dei servizi significa preferenza nell’utilizzare prodotti certificati, menù che ripropongono le tradizioni culinarie locali, attenzione e cura nell’offrire agli ospiti la possibilità di “vivere” l’azienda ed il territorio. L’agriturista ama la natura e i piatti tipici, soprattutto quelli biologici.
Questo è l’identikit dell’agriturista italiano che emerge da un’indagine condotta da turismo “Verde” rilevando, da un campione di aziende che copre l’intero territorio nazionale, che la scelta agrituristica dell’utenza è dettata dall’accoglienza familiare dell’azienda che è preferita al rapporto impersonale degli alberghi. La vacanza per l’agriturista deve essere svago, riposo, rispetto della natura e riscoperta di vecchi sapori di piatti tipici. Altri interessanti aspetti riguardano l’offerta di servizi ricreativi e sportivi, quali l’equitazione, il trekking, il tiro all’arco ed altre varie attività.
Gli agriturismi in Basilicata sono collocati tra quelli che hanno ricevuto durante l’anno in corso un maggior numero di prenotazioni non solo da parte di turisti nazionali ma soprattutto stranieri amanti della tranquillità rurale e di cibi sani e genuini.
Giulia Giarletta
