“La Giunta Bardi ha approvato l’autorizzazione integrata ambientale nell’ambito del Procedimento Autorizzatorio Unico Regionale all’installazione dell ‘Impianto di trattamento acque di produzione del Cova’ di Eni Rewind “. Lo comunica l’assessore all’Ambiente, Territorio ed Energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico.
“La società Eni Rewind – precisa Latronico – ha proposto e sottoposto al Procedimento Autorizzatorio Unico Regionale il progetto di realizzazione di un impianto di trattamento delle acque di strato (o acque di produzione), ad esclusivo servizio del Cova. Il sito interessato è ubicato in località Le Vigne nel Comune di Viggiano. Attualmente le acque di strato costituiscono un rifiuto liquido, conferito a ditte terze autorizzate tramite autocisterne. Il progetto prevede la realizzazione di un canale sotterraneo nel quale saranno alloggiate delle linee di tubazione: una che recapiterà all’impianto le acque da trattare e due che rimanderanno le acque trattate al Cova. All’arrivo all’impianto le acque di strato subiranno una serie di trattamenti chimico-fisici in grado di abbattere sostanze organiche, acido solfidrico, oli e altri contaminanti, al fine di ottenere sia acqua demineralizzata, sia acqua industriale. Le acque così prodotte saranno collettate direttamente al Cova per il loro riutilizzo e, cosa da rimarcare, senza la formazione di scarichi idrici. A progetto realizzato – aggiunge Latronico – i vantaggi sull’ambiente saranno molteplici. Dall’eliminazione dei trasporti su gomma delle acque di produzione da trattare, le quali attualmente sono gestite come rifiuti; al recupero di acqua demineralizzata e industriale; alla riduzione del consumo di risorsa idrica da parte del Cova, per un quantitativo pari a quello recuperato dell’impianto di trattamento ed infine all’eliminazione dei trasporti su gomma per l’approvvigionamento di acqua demineralizzata e industriale impiegata dal Cova. Quest’ultimo provvedimento di Aia varato dalla Giunta Bardi – conclude Latronico – contiene prescrizioni stringenti, da rispettare in fase di avvio ed esercizio, relative alle matrici ambientali interessate e da preservare e un dettagliato piano di monitoraggio e controllo condiviso anche dall’Arpab. Con successivo atto sarà, infine, emanato il provvedimento di adozione del Procedimento Autorizzatorio Unico Regionale che ricomprenderà tutti gli atti, le autorizzazioni e i pareri necessari per la realizzazione e l’esercizio dell’impianto di trattamento”.