Poche settimane fa il Centro Nazionale per la Sicurezza delle Acque (CeNSiA) dell’Istituto superiore di sanità (ISS), in collaborazione con il Ministero della Salute, ha pubblicato il primo rapporto sulla qualità delle acque italiane per il triennio 2020-2022. I controlli effettuati in oltre 2,5 milioni di analisi chimiche, chimico-fisiche e microbiologiche condotte in 18 Regioni e province autonome, corrispondenti a oltre il 90% della popolazione italiana, confermano che l’acqua pubblica è conforme ai parametri indicati dalla legge in quasi il 100% dei casi.
La Regione migliore secondo tutti i parametri è l’Emilia-Romagna, seguita da Veneto e Piemonte. Mentre, le Province Autonome di Trento e Bolzano mostrano i tassi più bassi per i parametri sanitari, e Umbria e Trento hanno i tassi più bassi per i parametri indicatori. La Basilicata si attesta al 99,5% di sicurezza.
Fonte Will_Ita