“La Basilicata, insieme al Molise, è la regione d’Italia che fa registrare i tempi più lunghi di realizzazione delle opere pubbliche, occorrendo in media 5 anni e sette mesi, vale a dire un anno e tre mesi in più della media nazionale e un anno e mezzo in più rispetto a quanti ne occorrono in regioni come Lombardia ed Emilia Romagna(Figura 7) una performance negativa che incide pesantemente sulle esigenze di cittadini e imprese costretti a subire gravi disservizi per effetto di tali lungaggini”.
A dichiararlo, in una nota, è il consigliere regionale Michele Napoli sulla base dei dati pubblicati dall’Agenzia per la Coesione Territoriale nel rapporto “ Analisi e Monitoraggio degli Investimenti Pubblici”.
“Il Rapporto 2018 sui tempi di attuazione delle opere pubbliche- spiega Napoli- è stato elaborato dal Nucleo Verifica e Controllo dell’Agenzia per la Coesione dopo circa 4 anni dall’ultima edizione ed è frutto del monitoraggio, aggiornato al 31 dicembre 2017, di 56 mila interventi riconducibili alla categoria opere pubbliche di competenza di regioni, comuni, province, ministeri ed altri enti pubblici, del valore economico complessivo di 120 miliardi di euro.
“In media, nel Paese-spiega il Vice presidente del Consiglio regionale-Il tempo di attuazione delle opere infrastrutturali cresce progressivamente al crescere del valore economico dei progetti, si va infatti da meno di 3 anni per i progetti di importo inferiore ai 100 mila euro a 15,7 anni per i grandi progetti dal valore di oltre 100 milioni di euro(vedi Figura 3).
Quanto alla nostra regione-aggiunge Napoli- dall’analisi delle tre fasi procedurali considerate ai fini del monitoraggio( vale a dire progettazione-affidamento ed esecuzione delle opere pubbliche) emergono performance negative con riguardo tanto alla progettazione( per la quale occorrono in Basilicata 3 anni e 2 mesi) quanto all’affidamento( infatti per la gara e l’aggiudicazione se ne vanno 7 mesi) e ai lavori, cioè alla realizzazione materiale dell’opera, che richiede un anno e otto mesi.
“Si tratta, in concreto- ha aggiunto Napoli- di opere come scuole, dighe, impianti sportivi, opere viarie, raccordi ferroviari e impianti destinati allo smaltimento dei rifiuti, la cui realizzazione incide positivamente sull’esercizio di fondamentali diritti di cittadinanza quali la mobilità di persone e merci, la tutela ambientale, l’istruzione, la tutela della salute e la crescita del tessuto produttivo locale, ambiti nei quali la Basilicata presenta situazioni di grave sottodimensionamento che occorre colmare al più presto.