Di Prospero De Franchi credo andava detto che è stato Sindaco di Corleto Perticara per un’intera legislatura; in quel periodo che va come ultimo quinquennio della Prima Repubblica. Credo che occorreva ricordare più di qualche aneddoto ed iniziativa intrapresa sotto la sua legislatura. Io ne vorrei ricordare la visionarietà di un giovane Sindaco Democristiano che nel 1985 fa, come prima cosa, un incontro con il Sindaco Comunista della vicina Guardia Perticara. Apre le porte per un’attività unitaria per lo sviluppo dell’area dove, senza spocchia da sussiego, si poneva e si pone Corleto come Capoluogo dell’alto Sauro. Ma ciò in epoca in cui nulla si sapeva della ricchezza mineraria. In un periodo dove ancora si spremevano fondi dalla Cassa per il Mezzogiorno. In un periodo dove si doveva correre, con i mezzi che allora si possedevano, a Roma; quando andare a Roma significava percorrere le tortuose Vie Lucane fino ad intercettare la strada di fondovalle dell’Agri che proiettava verso la Salerno – Reggio Calabria com’era in quel periodo, ovviamente. Bisognava saper dialogare con i dipartimenti regionali dove l’Assessore aveva le responsabilità dirette di programmazione e di gestione ed i direttori generali erano di sostegno alle attività degli assessorati. E purtuttavia fu il periodo della programmazione della ripresa Post Sisma, come della ricostruzione del vecchio castello, ora Palazzo degli Uffici. Fu il periodo della riquadratura geografica degli ambiti per gli uffici del Lavoro, dei servizi che incominciavano ad abbandonare i paesi interni: “Esattoria, Ufficio di collocamento.” Ma ciononostante Corleto ebbe un nuovo campo sportivo, un nuovo depuratore, una discarica per lo smaltimento controllato (con la legislazione di quel periodo) dei Rifiuti Solidi Urbani. Uscì lo spazio per una strada di collegamento veloce con la “Saurina”, un ampliamento del cimitero, un ammodernamento dell’acquedotto dell’Agri (con nuovo serbatoio al Calvario), per il quale le insistenze di Guardia e Corleto furono determinanti (ricordo un viaggio a Bari presso l’EAAP, con relativi Sindaci, Assessori e Tecnici, era Settembre 1985 – poche settimane dopo la sua elezione – con relativa ospitata – in terra che conosceva bene – presso Torre a Mare). Certo era il periodo tipico di quella che fu definita prima repubblica, ma Corleto riuscì a mantenere, senza risorse aggiuntive e senza entrate straordinarie, che oggi fanno tanto discutere, un contegno ed un decoro d’importanza adeguata ad un paese che sulla direttrice di una delle strade Statali più importanti della Basilicata rappresentava un punto di riferimento per un intero comprensorio.
Ciao Presidente, Sit tibi terra levis carissimo Sindaco Prospero De Franchi, Corleto perde un altro pezzo della sua storia.
Questo avrei detto da cittadino della Valle del Sauro, con la cognizione di chi muoveva i suoi primi passi nella Pubblica amministrazione da pochissime settimane prima della sua elezione a Sindaco di Corleto Perticara, ma non l’ho detto pensando di scavalcare qualcuno.