La pubblicità può essere molto più di uno strumento commerciale: può diventare arte, cultura e innovazione. È questo il filo conduttore di “Il Cane a sei zampe. Creatività e cultura nella storia della comunicazione di Eni”, l’esposizione che da domani fino al 3 maggio sarà visitabile presso la Biblioteca Nazionale di Potenza che racconta l’evoluzione del brand Eni e il contributo di Leonardo Sinisgalli, ingegnere e poeta lucano, alla pubblicità aziendale tra il 1958 e il 1963.
L’iniziativa, promossa da Eni in collaborazione con la Fondazione Sinisgalli, sarà inaugurata domani e sarà l’occasione anche della presentazione del volume “Leonardo Sinisgalli e la pubblicità Eni negli anni di Enrico Mattei: 1958-1963”, curato da Biagio Russo ed Elio Frescani.
L’esposizione si articola su due piani: il primo dedicato alla storia del logo Eni, con materiali d’archivio, campagne pubblicitarie e riviste come Il Gatto Selvatico; il secondo interamente rivolto a Sinisgalli e al suo approccio innovativo alla comunicazione, che univa grafica, fotografia, animazione e cinema.