I residenti in Basilicata verso una graduale ma inesorabile discesa: secondo i dati anagrafici ISTAT, aggiornati al 2018, la Basilicata ha perso il 6,1 per 1000 della sua popolazione che significa 3400 persone in meno rispetto al 2017. Siamo 563.000 mila residenti!
Su questo dato influisce prima di tutto il flusso migratorio verso le regioni del Nord Italia, ragazzi che si trasferiscono al Nord per studiare e poi restano lì nel loro percorso post università. Pesa molto anche il tasso di natalità: l’indice di fecondità delle donne lucane è tra i più bassi d’Italia 1,16 contro ad esempio l’1,76 della Provincia autonoma di Bolzano che ha il dato più alto d’Italia. Inoltre il tema del mancato sviluppo è legato indissolubilmente a quelli dello spopolamento e del ricambio generazionale.
Ciò comporta una popolazione sempre più anziana visto l’ aumento del numero degli ultra 65 enni.
C’è anche una buona notizia da segnalare: la speranza di vita torna a crescere anche se con differenze tra uomini e donne. I maschi lucani con poco più di 80 anni al di sotto della media nazionale, invece le donne poco oltre gli 85 anni in linea con la media italiana.
Uno scenario molto preoccupante che incide sullo stato di salute generale della nostra economia. Fiacchi i segnali di ripresa dalla crisi legati soprattutto all’export di auto, al comparto oil & gas e al turismo che ha fatto registrare una crescita significativa grazie soprattutto a Matera 2019. E’ questa la situazione che il premier, del governo giallo-verde, Giuseppe Conte ha affrontato a Potenza per la presentazione delle modalità di avvio del programma di sviluppo del territorio, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e che verrà attuato, attraverso un contratto istituzionale di sviluppo, da Invitalia, l’Agenzia per lo sviluppo del Governo. Il Primo Ministro ha incontrato i sindaci della Regione Basilicata ed i vertici delle associazioni imprenditoriali e di categoria.