Primo PianoSocietà e Cultura

Inciampare: un pensiero nella Giornata della Memoria

Pubblichiamo, per il giorno della memoria,  un contributo dell’etnoantropologa, Dr.ssa Anna Teresa Lapenta

 

Negli ultimi anni si sente spesso parlare di pietre d’inciampo ma cosa sono? E perchè se ne parla in occasione della Giornata della Memoria?

Le pietre d’inciampo – stolpersteine – nascono dall’iniziativa promossa dall’artista tedesco Gunter Demnig di porre dinanzi alle abitazioni delle vittime del nazismo una pietra (10×10 cm), molto simile ad un sanpietrino, ricoperta da una lastra di ottone sulla quale sono impressi il nome, l’anno di nascita, il giorno e il luogo di deportazione, la data di morte di ciascuna vittima. Ogni pietra d’inciampo ha funzione di materializzare la memoria e in qualche modo monumentalizzare la memoria stessa della tragedia e dell’orrore, come atto necessario che si oppone all’oblio e alla cecità.

La posa della prima pietra d’inciampo avvenne nel 1992 a Colonia e da allora le pietre d’inciampo sono state disseminate in tutta Europa: dall’Austria alla Grecia, dal Belgio all’Italia le pietre di inciampo sono oltre 70.000, presenti in oltre 2.000 città, per ricordare non solo gli ebrei vittime della Shoa ma tutti coloro che sono stati perseguitati dal nazional-socialismo e deportati nei campi di concentramento e di sterminio per motivi religiosi, razziali, politici o di orientamento sessuale.

In Italia le prime pietre d’inciampo vennero posate a Roma nel 2010 e negli anni a seguire molte città emularono l’esempio romano come Venezia, L’Aquila, Milano, Bologna, Palermo e tante altre.

Oggi, a distanza di quasi trent’anni dalla posa della prima pietra, è possibile ricostruire una mappa della memoria delle vittime del nazismo, una mappa di emozioni, una mappa contro la violenza e le atrocità, una mappa che si deve ripercorrere e che non si deve dimenticare. Le pietre rappresentano il segno di ciò che è necessario tenere in vita, perché nell’inciampare si possa rammentare quello che non dovrà mai più accadere.

 Quando Gunter Denmig posa una pietra d’inciampo ricorda le seguenti parole del Talmud “… Una persona viene dimenticata solo quando è dimenticato il suo nome”.

Ebbene, nella Giornata della Memoria che commemora le vittime della Shoa ricordiamoci d’inciampare sulla pietra che porremo nel nostro cuore.

 

Anna Teresa Lapenta

Articoli correlati